Regioni – Lombardia
ultimo aggiornamento: 19 gennaio, ore 14:24
In due anni messi a segno 41 colpi e un bottino di 500 mila euro
Milano, armati di fucili assaltano banche e supermercati: 14 arresti
I pregiudicati, divisi in due ‘batterie’, agivano in coppia o fino a quattro elementi pronti a interscambiarsi. Durante una rapina fu ferita una cassiera
Complessivamente sono 41 le rapine contestate al gruppo che, in due occasioni, non ha esitato a sparare. Era il 13 marzo scorso quando una cassiera del supermercato ‘Despar’ a Siziano, in provincia di Pavia, e’ stata ferita di striscio da un proiettile sparato da un fucile. Il 29 dicembre 2007 invece, a Inveruno, uno dei rapinatori aveva sparato contro una centralina telefonica del supermercato ‘Il Pellicano’.
Gli arrestati, alcuni di origine palermitane, erano imparentati o semplici conoscenti pronti a interscambiarsi per mettere a colpo le rapine. Sono due i fucili a canne mozze e quattro le pistole sequestrate dai poliziotti della sezione Antirapine, usati per mettere a segno i colpi in otto supermercati, nove agenzie di scommesse, un centro diagnostico, un ufficio postale, un’agenzia dell’Aci e altri esercizi commerciali.
In un caso il trio in azione e’ riuscito a rapinare anche la pistola di una guardia giurata. Colpi che hanno garantito un bottino di 500 mila euro. I pregiudicati, divisi in due ‘batterie’ agivano in coppia o fino a quattro persone. Armati di taglierino sono entrati in azione, per ben 12 volte, contro diverse banche di Milano e dell’hinterland.
L’indagine, ribattezzata ‘Canne mozze’, nasce da una rapina messa a segno dal gruppo al ‘Punto Sma’ di via Fumagalli a Milano. Un bottino di 1.300 euro ma che costa il fermo di uno della banda, sorpreso dagli agenti del Commissariato Porta Ticinese. Le indagini svolte dagli uomini del commissariato e della Mobile portano a sventare un’altra rapina, nel giugno scorso, e ad arrestare altri due componenti della banda.
Cosi’, passo dopo passo, gli agenti ricostruiscono i legami del commando e riescono a smantellare l’organizzazione che dovra’ rispondere, a vario titolo, di rapine, detenzione di armi, furto e ricettazione di auto usate per mettere a segno i colpi, lesioni e danneggiamento. Per il gruppo, tutti disoccupati tra i 29 e i 50 anni, si sono aperte le porte del carcere.