I sindacati: “riuscito lo sciopero delle guardie giurate”
Economia e Politica : Cronaca Sindacale
del 06/01/2009 di La redazione
LUCCA – I sindacati intervengono sullo sciopero delle guardie giurate tenutosi tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, dichiarandosi soddisfatti: “C’è stata un’adesione molto alta. Non vogliamo tornare indietro sull’orario di lavoro ridotto nato nel 1973”.
I sindacati sono soddisfatti dello sciopero delle guardie giurate durato 24 ore e iniziato alle 18 il 31 dicembre 2008. Proprio nella notte di San Silvestro, infatti, i sindacati avevano dichiarato una mobilitazione per il mancato rinnovo del contratto integrativo. Umberto Marchi, Giampiero Guidi e Giovanni Sgrò, rispettivamente segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, commentato positivamente lo sciopero.
“C’è stata un’adesione molto alta – sostiene Umberto Marchi della Filcams Cgil – i dipendenti si stanno mobilitando per lo stallo nelle trattative. Anche nelle aziende dove i lavoratori hanno sempre avuto timore a scioperare questa volta c’è stata adesione”.
“La nostra speranza – continua Giampiero Guidi della Fisascat – è che possa riaprirsi il tavolo di trattativa con i giusti propositi, non è nostro interesse far perdere giornate di lavoro ai dipendenti per niente, ma le richieste che sino ad ora sono state fatte dalla nostra controparte, non possono garantire un proseguo corretto della trattativa”.
“Noi – interviene Giovanni Sgrò della Uiltucs – vogliamo fare il contratto senza svendere niente, siamo disponibili ad andare incontro alle società di vigilanza, ma non vogliamo tornare indietro sull’orario di lavoro, è un orario nato con l’integrativo del 1973, poi siamo riusciti a mantenerlo fino ad ora, ben 35 anni di contratto, oggi le aziende vogliono cancellarlo, un tuffo nel passato a loro beneficio e non possiamo, assieme ai lavoratori accettare modifiche sostanziali ad un contratto scaduto ormai nel 2005.”.
“Siamo contenti della riuscita di questo sciopero, ma la nostra speranza è che si possa riaprire il tavolo in maniera seria, certo, che se questo non avvenisse, – continuano Marchi, Guidi e Sgrò –, saremmo costretti a cercare altre forme di lotta, a tornare in sciopero, a manifestare, magari chiedendo l’intervento della Prefettura, poiché, vogliamo ricordarlo, questi lavoratori non sono considerati a dovere, ed invece, le guardie giurate lavorano in supporto alle forze dell’ordine e non sono dei semplici cittadini, ma lavorano con un del Ministero dell’Interno, hanno giurato e sono incaricate di pubblico servizio, ma non hanno gli stessi benefici, diritti e lo stesso stipendio delle forze di polizia”.