08/01/2009 10:52
Troppi gli ”spazi liberi” nel Vastese
Calo di reati nel chietino, ma la mafia è in agguato
“Questa e’ una zona abbastanza tranquilla – ha riferito Venanzi in relazione alla dimensione chietina – però non possiamo stare con le mani in mano. Ci sono fenomeni che fanno ritenere che gruppi criminali di altre regioni stiano cercando di introdursi”. In riferimento alle criticità evidenziate dal tessuto sociale della Provincia, il Procuratore ha espresso la necessità di un maggiore controllo del territorio, specialmente delle zone circostanti i collegamenti autostradali, e dell’area costituita da Chieti Scalo, San Giovanni Teatino e Francavilla al Mare “fino alle porte di Ortona”. Nel corso del suo intervento Venanzi ha infatti evidenziato la necessità di rispondere con maggiore efficacia a certa tipologia di atto criminoso, come ad esempio quella riscontrata nel recente assalto al portavalori, un fenomeno caratterizzato dalla presenza di componenti criminali di una certa gravità. Il Procuratore ha infine ricordato la situazione di Francavilla, da 30 anni in attesa di una propria Tenenza dei Carabinieri.
Una Provincia complessivamente sicura dunque, dove collaborazione e solerzia del cittadino contribuiscono alla prontezza delle già efficaci ed efficienti forze dell’ordine locali. Affinchè le cose continuino ad evolversi positivamente tuttavia, è bene accendere i riflettori sulle zone oscure, dove le falle del sistema si aprono davanti all’occhio scaltro delle associazioni mafiose, appostate oltre i confini della Regione e pronte a subentrare dove lo Stato latita o non viene riconosciuto. Sulle infiltrazioni di stampo mafioso è intervenuto Vincenzo Greco, il quale dopo aver messo in luce una situazione territoriale sostanzialmente migliore di quella spesso amplificata e spettacolarizzata da giornali e televisioni, ha evidenziato come le “iniziative di coordinamento tra le forze dell’ordine a tutela della collettività” riescano a tenere lontana la criminalità extraregionale, particolarmente sentita nelle zone del Vastese. Si tratta di aree dove l’emersione di reati legati all’economia rende urgente l’istituzione di una compagnia della Finanza, mentre l’organico della magistratura requirente risulta di fatto insufficiente nella gestione puntuale dei fenomeni criminali. ” Una zona – ha ammesso Francesco Prete – dove la criminalità radicata non c’e’, ma e’ anche vero che la criminalità organizzata occupa spazi lasciati liberi e gli spazi liberi ci sono”.