RAPINE, FURTI, SOLDI FALSI: ARRESTI A LECCE E BRINDISI

[14/01/2009]

RAPINE, FURTI, SOLDI FALSI: ARRESTI A LECCE E BRINDISI

A.jpgPer gli inquirenti, il sodalizio smantellato dai carabinieri di Brindisi era “pronto a tutto”: specializzato in scorribande e assalti, ma anche nella spendita e stampa di banconote false. In manette sono finiti i presunti componenti della consorteria, cinque brindisini e una coppia residente nel leccese a Squinzano. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip del Tribunale di Brindisi, Simona Panzera, su richiesta del sostituto procuratore Milto De Nozza. L’elenco degli arrestati comprende i nomi di Maurizio Cavaliere, di 47 anni, la moglie Carmela Milanese, di 44, residenti a Squinzano (la frangia leccese del sodalizio) oltre allo “zoccolo duro” composto da soggetti residenti nel brindisino: Maurizio De Michele, di 37, Antonio D’Ippolito, di 40, Antonio Mazza, 38enne, Albino Zanzarelli, di 54, tutti di Oria e Nicola Nigro, di 35 anni, residente a Ceglie Messapica. A vario titolo devono rispondere di una serie di episodi avvenuti nei territori di Oria, Villa Castelli e Squinzano.

A vario titolo e in concorso tra loro devono rispondere di rapine a mano armata, furti, introduzione nello stato e spendita di banconote false, detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo. Alcuni componenti del gruppo sono anche accusati di inosservanza agli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. Due delle persone finite in carcere sono indagate anche sulla morte di un carabiniere. Il lavoro degli inquirenti sono infatti partite proprio con la morte del maresciallo Antonio Di Mitri avvenuta a Francavilla Fontana nel tentativo di bloccare una banda di rapinatori di banca.

Ed è stato in questo modo che i militari hanno ricostruito il sodalizio. Secondo quanto accertato, Zanzarelli e Cavaliere sarebbero coinvolti nella rapina della Banca Carime di Oria avvenuta nel 2000 che fruttò un bottino di 46 milioni di lire e sempre Cavaliere avrebbe partecipato in una rapina avvenuta in una macelleria di San Marzano, nel tarantino, il 24 dicembre 1999. In questo caso venne anche aperto il fuoco contro una guardia giurata intervenuta sul posto appena scattato l’allarme.

Nonostante il conflitto armato, i malviventi riuscirono ad impossessarsi di venti agnelli già macellati di un quarto di vitello. Secondo quanto accertato dai carabinieri nel corso di alcune intercettazioni telefoniche, l’agguerrito sodalizio criminale stava affilando le armi per compiere diversi assalti in banca e rapine. Nelle conversazioni recuperate dai detective dell’Arma, gli arrestati erano disposti a tutto, anche a sparare contro i carabinieri se avessero disturbato le loro azioni. Tra le rapine che stavano pianificando, anche un assalto all’ufficio postale di Oria, con la tecnica del buco. Avrebbero dovuto sequestrare in casa un anziano che abita nella casa confinante con l’ufficio postale.

Sempre ad Oria il gruppo aveva programmato un’altra rapina, stavolta ai danni della Deutsche Bank pensando anche di aprire il fuoco in caso di difficoltà. Stessa cosa anche per un assalto a un portavalori non appena il blindato avesse ritirato i soldi da un ipermercato Auchan di Casamassima. Azioni sventate dall’intervento dei carabinieri anticipando le azioni del gruppo. Durante il blitz di questa mattina in cui sono stati impiegati 70 uomini controllati dall’alto da un elicottero dall’alto che ha seguito le fasi della retata, in casa di D’Ippolito i carabinieri hanno trovato un fucile calibro 12 e decine di proiettili a pallettoni nascosti sotto il letto della figlia di soli 5 anni.

La Redazione

RAPINE, FURTI, SOLDI FALSI: ARRESTI A LECCE E BRINDISIultima modifica: 2009-01-15T11:15:00+01:00da sagittario290