Guardie Giurate Online

Accoltellato in Oltretorrente Arrestato l’aggressore

(12 gennaio 2009)

Accoltellato in Oltretorrente
Arrestato l’aggressore

E’ durata un’ora la fuga dell’albanese che ieri pomeriggio ha accoltellato un connazionale 25enne in piazzale Picelli. Il tempo di andare a casa a cambiarsi e nascondere il grosso coltello ancora insanguinato. Dopo l’uomo si è recato al Pronto soccorso del Maggiore per farsi medicare dalle ferite riportate nella collutazione con la vittima. Ha trovato la Squadra mobile ad aspettarlo. E’ in via Burla con l’accusa di tentato omicidio 

di Maria Chiara Perri

Si chiama Rexhepi Lulzim il 32enne albanese che ieri, nel tardo pomeriggio, ha ridotto in fin di vita un connazionale, il 25enne Dervishi Nuri, con una coltellata all’addome. La Squadra mobile è risalita alla sua identità ascoltando i numerosi testimoni dell’aggressione, avvenuta a pochi metri dalla pista su ghiaccio di piazzale Picelli. Si tratta del titolare di una piccola ditta edile, regolarmente residente a Parma e con qualche vecchio precedente penale per violenza.

Tutto è nato da una discussione per motivi di lavoro. Il fratello della vittima, un 18enne, aveva lavorato per Rexhepi e vantava un credito di 800 euro. Da tempo richiedeva il pagamento e quello di ieri doveva essere l’ennesimo appuntamento per trovare un accordo. Il ragazzo si è fatto accompaagnare dal fratello maggiore, un giovane perfettamente integrato in Italia e incensurato. La discussione si è fatta accesa, i toni trascesi. Forse Rexhepi era in stato d’alterazione. Il 18enne ha cercato di calmare gli animi, ma sotto i suoi occhi si è svolto il dramma. Rexhepi ha estratto un grosso coltello a serramanico e ha sferrato un fendente all’addome del fratello 25enne. La vittima per difendersi l’ha colpito al volto, facendogli uscire sangue dal naso. L’aggressore si è dato immediatamente alla fuga. Il coltello gli è caduto per terra, l’ha raccolto e poi, salito sul furgoncino della propria ditta, ha raggiunto lla sua abitazione in Oltretorrente. Lì ha messo in lavatrice il giubbotto sporco di sangue e l’ha lavato, mentre ha messo il maglione macchiato nel cesto della roba sporca, dove è stato rinvenuto dalla polizia. L’uomo ha quindi nascosto il coltello ancora sporco di sangue in un altro locale di sua proprietà. A quel punto, cambiatosi i vestiti, ha deciso di recarsi in ospedale per farsi medicare le ferite della collutazione.

Non sapeva che gli inquirenti erano già sulle sue tracce. In piazzale Picelli, subito dopo l’aggressione, sono stati ascoltati i testimoni, soprattutto ragazzi extracomunitari. Uno di loro, il giovane maghrebino che abbiamo chiamato Ahmed, è stato particolarmente utile: ha assistito all’aggressione, ha prestato i primi soccorsi alla vittima rimanendo con lui e tamponandogli la ferita fino all’arrivo dell’ambulanza e senza alcuna reticenza ha raccontato i fatti alla polizia. “E’ stato più collaborativo di molti italiani” ha detto il capo della Mobile Alfredo Fabbroncini. Gli inquirenti sono risaliti all’identità dell’aggressore e hanno inviato una pattuglia all’ospedale, dove sospettavano che si sarebbe recato. Infatti, non c’è voluto molto perché Rexhepi comparisse al Pronto soccorso. Identificato da una guardia giurata e dagli agenti, è stato portato in questura. All’inizio ha negato tutto. Poi è crollato: ha portato la polizia nella sua abitazione, dove sono stati rinvenuti gli indumenti sporchi di sangue, e nel luogo dove aveva nascosto il coltello. Per lui si sono spalancate le porte del carcere di via Burla: le accuse sono di tentato omicidio e di porto illegale d’arma da taglio. La vittima è stata sottoposta a interventi chirurgici e si trova ancora in condizioni critiche al Maggiore.

Accoltellato in Oltretorrente Arrestato l’aggressoreultima modifica: 2009-01-13T11:00:00+01:00da