FERRARA
COMACCHIO DOPO GLI AGGUATI IN SACCA
Vongole, tolleranza zero e controlli serrati
Al summit di ieri decisi controlli a maglie strette delle forze di polizia. Il mondo delle pesca è solidale, condanna le azioni violente e chiede giustizia
Si è trattato di un summit che, non a caso, si è svolto a Comacchio e non a Goro, ma tutto incentrato sui gravissimi episodi, agguati veri e propri compiuti da balordi ai danni delle guardie giurate in Sacca ed anche contro gli stessi uomini della Capitaneria. Diversi episodi avrebbero visto come autori – secondo indiscrezioni che ricalcano il clima diffuso da tempi a Goro –, uomini usciti dal portocanale di Porto Garibaldi.
Su questi la Procura ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e sono in molti nel mondo della pesca, tanto a Goro quanto a Comacchio, ad augurarsi che i responsabili siano presto individuati e giudicati per ciò che hanno fatto.
“Questi sono delinquenti – ripetono i pescatori – che gettano discredito nel mondo della pesca”.
“La sensazione a Goro è che fino a oggi ci sia stata ‘troppa tolleranza’, soprattutto in Sacca, poiché, ed è la tesi di molti pescatori, quando un furto avviene sulla terra ferma è reato, quando invece avviena in mare passa spesso sotto forma di fenomeno sociale. Alcuni anni fa il rilascio delle concessioni in Sacca generò un problema di tipo sociale, ma ciò che sta succedendo ora va ben oltre”.
Fra i pescatori c’è anche molta preoccupazione, “Se non si fermano questi individui che operano come banditi in passamontagna, andrà sempre peggio e forse non staremo più qui a parlare solo di tentato omicidio”. Il cerchio ora si stringe e da domani i controlli saranno più serrati. La riunione di ieri – informale e costruttiva – a quanto riferiscono i partecipanti, è servita per fare il punto sulla situazione e per esprimere condanna da parte da tutti.