(30 novembre 2008)
Rubano un cellulare
manette a due baby-rapinatori
Hanno aggredito e picchiato a sangue due ragazzi per rubare un telefono cellulare. E´ ambientata nel parcheggio del Centro commerciale Roma Est, a Ponte di Nona, l´ennesima, bruttissima storia che ha come protagonista una “baby gang”. Al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli sono finiti, con l´accusa di rapina e lesioni, due ragazzi zingari, nati in Italia, di 14 e 16 anni arrestati dai carabinieri del radiomobile di Tivoli. Nell´ufficio del tenente Emanuele Meleleo i due hanno tentato di negare prima di chiudersi in un mutismo strafottente. Neanche un adulto si è presentato in caserma a chiedere di loro.
«Ero appena uscito dal centro commerciale quando uno dei due mi si è avvicinato e mi ha chiesto l´ora – questo il racconto di una delle vittime, che hanno 15 e 16 anni – ho guardato l´orologio e lui, approfittando della mia distrazione, mi è saltato addosso e ha tentato di strapparmi il cellulare. Ho reagito e mi ha colpito con un pugno al viso». L´amico del ragazzo è intervenuto per difenderlo ma i due giovani nomadi lo hanno immobilizzato e gli hanno sbattuto la testa contro una ringhiera. Alla scena ha assistito una guardia giurata che ha chiama il 112 e sul posto, pochi minuti dopo, sono piombati i carabinieri. Le vittime dell´aggressione, medicate all´ospedale di Tivoli, ne avranno per 5 e 7 giorni.
E sono stati ammanettati dai carabinieri della compagnia Cassia altri tre giovani (un romeno e due italiani tra i 16 e i 18 anni) che a settembre avevano aggredito, coltello in pugno, due immigrati dello Sri Lanka. Gli stranieri li avevano sorpresi mentre cercavano di forzare lo sportello di una macchina parcheggiata in via Antonio La Branca. I tre, immediatamente, si erano scagliati contro i due extracomunitari, li avevano duramente picchiati e si erano fatti consegnare, sotto la minaccia di un coltello, un telefono cellulare. Poi la fuga.