L´anno nero del terziario in città 374 licenziamenti

 (10 dicembre 2008)

L´anno nero del terziario in città 374 licenziamenti

Bata, Fiorentino, Legno market, Hugony: ecco la mappa dei licenziamenti

di Isabella Napoli

1463740.jpgLa crisi fa perdere al terziario palermitano ben 374 posti di lavoro. Sono ventotto le aziende della città che nell´ultimo anno hanno fatto ricorso a procedure di mobilità, quaranta i dipendenti in cassa integrazione, mentre sono a rischio anche 1.346 contratti a tempo determinato di precari impiegati negli studi professionali e nella grande distribuzione. Questi, secondo la Filcams-Cgil di Palermo, i numeri della recessione che ha investito il commercio e il terziario avanzato, dall´informatica ai servizi. Palermo presenta il quadro più drammatico: su 1.344 aziende iscritte alla Camera di commercio, 762 hanno cessato l´attività e 44 sono fallite. Ma anche nel resto dell´Isola la situazione non è rosea: sono ottanta le imprese commerciali in crisi e 1.403 i posti di lavoro tagliati.

A fronte di questo ridimensionamento, le aziende hanno attinto al fondo per gli ammortizzatori sociali per un totale di oltre 13 milioni 662 mila euro nel 2008. Per il 2009 si prevede che la cifra cresca fino a quasi 14 milioni di euro. «Ma questa è soltanto la punta dell´iceberg di un fenomeno più grande – dice Maurizio Calà, segretario generale della Camera del lavoro – perché su 29.969 aziende il sommerso conta per circa il 70 per cento e perché ci sono molte microimprese con meno di 50 lavoratori che licenziano senza potere ricorrere alla mobilità e alla cassa integrazione».

Tra le aziende che hanno licenziato, la Infoto del gruppo Randazzo, che ha chiuso i battenti nel dicembre scorso e ha avviato la mobilità per 51 lavoratori, e la Blockbuster di via Pacinotti, che ha chiuso i battenti mettendo in esubero sei dipendenti. Ma anche il negozio Bata di via Roma, la gioielleria Fiorentino di via Libertà, i negozi ex Miraglia che dipendono dalla Gmc Spa in via Leonardo da Vinci e in via La Malfa con un bacino di 52 esuberi, il deposito di farmaci SoFarmaMorra, la Delivery & Mail Spa di Termini Imerese che si occupa di consegne, le società di guardie giurate Securinform e Civis Pol Sicilia, le società di catering Dussmann Service e Cot, la Coop 25 Aprile con 40 cassintegrati nel punto vendita di Carini, la società di servizi sanitari Angio Tac, la ditta di informatica E-Group Italia, la Supermercati Srl, i punti Sma con 23 lavoratori in mobilità e Legno Market, che aveva già messo in mobilità 40 dipendenti e quest´anno ha avviato le procedure per altri 25, rimasti senza indennità, e da gennaio ne licenzierà altri 21.

L´azienda, commissariata, è stata venduta a Max Living al netto del personale. Mobilità senza indennità anche per i 19 lavoratori del bar Mazzara, che si è rifatto il look ma non ha riassunto i vecchi dipendenti. Nel marzo prossimo scatterà un anno e mezzo di cassa integrazione per gli 80 dipendenti della Rinascente, che chiuderà in attesa di riaprire nella nuova sede di via Roma. Futuro incerto anche per i dieci dipendenti della Exit One, azienda che si occupa per conto della Spi, società costituita per il 51 per cento dalla Regione, del censimento del patrimonio immobiliare regionale. «A questi tagli si aggiungono i mille lavoratori degli studi privati convenzionati – aggiunge Monica Genovese, segretario generale della Filcams-Cgil – per i quali verranno avviate procedure di mobilità a partire dal nuovo anno. Il 2009 si preannuncia nero anche per i quaranta lavoratori della Fiera del Mediterraneo, che rischiano di perdere il posto, così come i cinquanta dipendenti del Cres, il Centro ricerche economiche e sociali».

Un capitolo a parte merita il caso delle associazioni ambientaliste: 66 posti di lavoro a rischio per il continuo cambio di affidamento della gestione delle riserve. Un turnover che la Cgil vuole fermare con la proposta di una clausola sociale di salvaguardia nei futuri bandi dell´assessorato regionale al Territorio.

A tinte fosche anche lo scenario delle imprese di pulizie, con il taglio di 180 ex lsu che prestano servizio nelle scuole. E altre vertenze si profilano all´orizzonte. In centro c´è il caso del negozio storico Hugony, che ha liberato tutto il piano superiore dedicato alle liste nozze e ha avviato svendite di profumeria, tagliando posti di lavoro con licenziamenti individuali.

L´anno nero del terziario in città 374 licenziamentiultima modifica: 2008-12-11T11:10:00+01:00da sagittario290