Hinterland. Arresti per la vicenda dell’Istituto di vigilanza privata la Gazzella

martedì 23 dicembre 2008

Hinterland. Arresti per la vicenda dell’Istituto di vigilanza privata la Gazzella

Arrestati due noti commercialisti di Frattamaggiore. Intanto proseguono le indagini e da indiscrezioni sembrerebbe che ad essere coinvolti vi sarebbero anche noti politici afragolesi e parenti di quest’ultimi ai quali già sarebbero scattate le perquisizioni ed il sequestro di computers.  

guardia-di-finanza-auto.jpgSono finiti davanti al magistrato che sta conducendo l’inchiesta i contabili della società di vigilanza privata la Gazzella, finiti ai domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Per Emilio Bilotta e Mario Razzano, quest’ultimo consigliere comunale in carica di An, il pm Vincenzo Piscitelli, che conduce le indagini, ha disposto infatti gli arresti domiciliari. La guardia di finanza, che ha passato al setaccio tutta la contabilità e gli atti della società di vigilanza privata di Afragola, renderà noti i motivi del provvedimento restrittivo. Secondo le indiscrezioni trapelate sembra che a Bilotta e Razzano, tutti e due commercialisti, venga addebitato il mancato versamento dei contributi previdenziali e quindi la scarsa correttezza di tutte le operazioni a questi collegate, nonché il fallimento della società di vigilanza privata che operava a Napoli ed in diversi comuni della provincia. La Gazzella, che è arrivata a sfiorare le 150 unità, è stata dichiarata fallita circa un anno fa. I fatti contestati si riferirebbero agli anni antecedenti al 2000. Mentre l’indagine è scattata circa 4 anni fa. Proprio per questo il magistrato che ha deciso gli arresti, ha stabilito la forma dei domiciliari, perché non c’era più possibilità di inquinare le prove. Il provvedimento restrittivo sarebbe passato sotto silenzio se il Razzano (per la difesa si è affidato allo studio Inserra di Napoli) non avesse ricoperto cariche pubbliche. Infatti è stato proprio il tam tam in margine al consiglio comunale dell’altra sera, al quale l’esponente di An non ha preso parte, a sottolineare la sua forzata assenza.

«Ufficialmente non sappiamo nulla, a quanto si è potuto apprendere si tratterebbe di un fatto professionale, nulla a che vedere, comunque, con l’attività di consigliere comunale – evidenzia il sindaco Francesco Russo, alla guida di una coalizione di centro sinistra – comunque attendiamo di conoscere ufficialmente cosa è accaduto. Io per esempio l’ho appreso in forma ufficiosa poco prima delle 21 nel corso del consiglio comunale. La prassi? È la prefettura ad inviarci la comunicazione ed ad indicarci le linee guida, solo dopo allora l’iter prevede la proposta all’assemblea cittadina della sospensione del consigliere, al quale auguriamo di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti addebitati». Mario Razzano siede da diverse consiliature negli scranni del parlamentino cittadino, eletto prima nelle fine della Destra nazionale e poi in quelle di An. Sempre in prima fila dai banchi dell’opposizione è stato protagonista di singolari proteste in seno al civico consesso. Alle ultime comunali tentò la carta della candidatura a sindaco. Naturalmente riuscì a conquistare con An un solo seggio. I familiari, tutti stimati professionisti, si sono chiusi in un comprensibile silenzio, evitando commenti ed “affidandosi fiduciosi nelle mani del magistrato” che sta conducendo l’inchiesta. Sono certi che sia il loro congiunto che l’altro contabile usciranno a testa alta da questa storia. Intanto l’inchiesta si allarga e da indiscrezioni sembrerebbe che ad essere coinvolti sarebbero anche noti politici afragolesi e parenti di quest’ultimi ai quali già sarebbero scattate le perquisizioni ed il sequestro dei computer.

Hinterland. Arresti per la vicenda dell’Istituto di vigilanza privata la Gazzellaultima modifica: 2008-12-24T11:18:00+01:00da sagittario290