Edizione Pordenone
Martedi’ 16 Dicembre 2008
Inutile il tempestivo intervento di Vigile San Giorgio e Questura. Il titolare: «Stufi di lavorare per i ladri»
Furto su commissione alla Promocar
(Ro) Eano le 23.30, domenica, quando è scattato l’allarme nella concessionaria auto Promocar. Subito è stato raccolto nella sala operativa della Vigile San Giorgio. In pochi secondi sono stati allertati una guardia giurata e gli agenti della Sezione Volanti della Questura, che già alle 23.34 hanno raggiunto la sede dell’azienda, subito raggiunti dal titolare Gianfranco Pauletto. I ladri si erano però già dileguati senza lasciare una sola traccia. I tutori dell’Ordine si sono resi conto che erano passati i ladri perché una porta sul retro era stata forzata, mentre lungo gli scalini della porta d’ingresso erano state collocate alcuni grosse assi di legno, che avevano permesso ai malviventi di scendere sull’asfalto con l’auto che avevano rubato. I ladri, probabilmente su commissione, si erano infatti impadroniti di un’auto sportiva da 450 cavalli: un’Audi Rs6 completa di ogni possibile accessorio, che ha un valore di mercato di circa 127 mila euro. Si tratta di una vettura per appassionati. Molto richiesta sul mercato.
I ladri, quasi sicuramente, prima di entrare in azione avevano effettuato un sopralluogo nell’azienda, scegliendo la vettura da rubare e studiando le abitudini del titolare e dei dipendenti, ma anche il sistema d’allarme.
Domenica notte sono tornati a Pordenone e, alle 23.30, sono entrati in azione. Dopo aver preparato la via di fuga, sono entrati in azione ben sapendo che avrebbero fatto scattare l’allarme. Si sono però fiondati verso l’armadietto dove sono custodite le chiavi delle auto in mostra. Le hanno poi afferrate, raggiungendo la Rs6 che hanno fatto scivolare sulle tavole e infine messo in moto, dileguandosi senza lasicare tracce nel giro di 2/3 minuti. «Sono arrabbiato – ha detto il titolare Gianfranco Pauletto – e stufo di lavorare per questi “maldetti” che come barbari si fiondano nelle nostre aziende, depredandoci del sudore della nostra fronte. È il secondo furto in 13 anni, ma mi senti violato nella mia intimità. Basta! Sono stanco di questi malviventi che magari sono venuti a stringermi la mano quando hanno fatto il sopralluogo del furto».