«Calano i reati, Verona più sicura»

23/12/2008

«Calano i reati, Verona più sicura»

IL BILANCIO DI FINE ANNO. Gli illeciti sono diminuiti del 18 per cento a fronte di una media nazionale del 10. E le forze di polizia chiedono più collaborazione alla gente
Il prefetto: «Una tendenza che dura da quattro anni» E sono in arrivo altri agenti per potenziare i controlli ITALIA FORTUNATI

23_14_are_f1_287_medium.jpgMeno reati e più controlli: nel 2008 Verona è diventata un città più sicura. Lo conferma, dati alla mano, il prefetto, Italia Fortunati, attorniata per l’occasione dai vertici delle forze dell’ordine: il questore, Vincenzo Stingone, il comandante dei carabinieri Claudio Cogliano e il comandante della guardia di finanza Giuseppe Magliocco. Con loro, il prefetto Vicario, Elio Faillaci, e il vice prefetto Lucio Parente.

Tutti insieme, a chiusura di un anno di lavoro che è stato definito «molto intenso», per lanciare a città e provincia un messaggio rassicurante. Merito, hanno sottolineato, del coordinamento tra le diverse forze di polizia che «lavorano come un’unica squadra» per arginare, possibilmente sul nascere, i fenomeni malavitosi. E merito delle iniziative di prevenzione messe in atto sul territorio, primi fra tutti i pattuglioni per contrastare la piaga della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.

CIFRE DA RECORD. Numeri importanti, quelli elencati dal prefetto. Come i 292mila 867 individui identificati (oltre ottocento al giorno) o le 18.005 richieste giunte al 112 e 113 nel corso dell’anno. Numeri che regalano a Verona un meno 18 per cento complessivo di reati, rispetto all’anno precedente, contro una media nazionale che si attesta «solo» al dieci: «E dal 2004 la tendenza è in continuo miglioramento», sottolinea Fortunati, soprattutto per i cosiddetti reati predatori, cioè furti, scippi e rapine. Numeri che potrebbero migliorare ulteriormente con il contributo dei cittadini. Ed è proprio questo l’invito fatto dal comandante della finanza, Magliocco, relativamente agli illeciti più strettamente di competenza delle fiamme gialle, come l’evasione fiscale o le frodi. Un modo semplice? Comporre al telefono il 117: «E questa squadra potrebbe diventare ancora più forte».

NUOVI ARRIVI. Per il resto, il prefetto si tiene strette le pattuglie miste a cui danno il contributo 75 militari: «Una presenza importante, soprattutto nelle zone critiche, che ha contribuito a potenziare il senso si sicurezza dei cittadini». E dà già il benvenuto ai nuovi agenti e finanzieri in arrivo con il «pacchetto Maroni» che andranno a potenziare ulteriormente i controlli. Non dimentica, poi, il patto per la sicurezza suggellato con il Comune che prevede soldi da destinare a vigili e polizia.

A poliziotti, carabinieri e finanzieri, riserva elogi: «È stato un anno segnato da eventi brutti, ma l’attività investigativa è stata talmente grande che in tempi stretti si è riusciti a individuare e arrestare i presunti colpevoli. È un segnale di efficienza».

Fortunati si preoccupa di rassicurare che «nella nostra provincia la criminalità organizzata non esiste» anche se la ricchezza di Verona «può attrarre i traffici illeciti». Per questo è necessaria «una fortissima prevenzione per individuare i segnali che poi possono degenerare».

Tra i reati, cita espressamente l’usura: «Ci sono pochi casi quasi a livello familiare o amicale, ma l’attenzione è alta».

STRADE SICURE. Infine, torna su uno dei temi più sentiti, quello delle stragi causate dagli incidenti: «È un problema grosso perché significa vite tagliate o situazioni di sofferenza che si protraggono per tutta la vita. E spesso questi incidenti sono causati da eccesso di alcol o droga».

Ad agosto, è partita l’operazione «Strade sicure», che ha affiancato la già esistente «Drugs on street, in collaborazione con le tre Ulss che ha portato al ritiro di 463 patenti per guida sotto l’effetto di alcol o droga, o di entrambi. Complessivamente, le patenti ritirate da gennaio per ebbrezza sono state 2.797, per droga 226. Ma sicurezza è anche il protocollo con gli istituti di vigilanza privata per prevenire i reati contro il patrimonio, e il vademecum distribuito ai titolari di farmacie e tabaccherie per prevenire le rapine. E ancora il protocollo sottoscritto con gli enti per la prevenzione della violenza e dell’abuso sui minori che ha portato alla creazione di un centro si ascolto che è stato pubblicizzato in diverse lingue, arabo compreso.

LAVORO DI SQUADRA. Da parte loro, i protagonisti della sicurezza, hanno sottolineato l’importanza del lavoro di squadra: «Ci si scambia il testimone, poi ognuno fa la propria corsa; e quest’anno è stata fatta alla grande con professionalità e impegno», ha spiegato il questore. «Abbiamo scoperto il cento per cento degli omicidi commessi nel 2009», ha sottolineato Cogliano. «E ciò è stato possibile grazie all’impegno di tutti». Il colonnello ha anche illustrano la nuova strategia messa in atto per sconfiggere prima droga e prostituzione: «Una serie di ripetuti controlli e osservazioni sul territorio seguiti poi da massicci interventi sulle strade. Ciò ha permesso di debellare lo spaccio di droga alle ex Cartiere e la prostituzione dalla Statale». O meglio di limitarne molto la presenza. Sulla Statale 11, infatti, le presenze di lucciole si sono drasticamente ridotte.

Il successo raggiunto alle ex Cartiere, poi, affonda le sue origini nei numerosi blitz degli anni passati: a partire da quello del 25 gennaio 2001 quando proprio i carabinieri del capitano Del Monaco diedero avvio alla «pulizia» dell’ex fabbrica. Seguito, nel giugno 2003 dalla bonifica che portò allo sgombero anche di 140 stranieri.

Dal tavolo erano assenti tutti i comandanti dei vigili urbani, Verona compresa.

«Calano i reati, Verona più sicura»ultima modifica: 2008-12-24T11:44:54+01:00da sagittario290