Busto Arsizio e i Ministri

05 Dic 2008

Busto Arsizio e i Ministri

Il 18 di novembre a Busto si è svolto un evento eccezionale: un Ministro della Repubblica è venuto a farci visita!
Il Ministro della Giustizia Alfano ha inaugurato il nuovo Tribunale. Molti si sono chiesti per quale motivo il Palazzo di Giustizia, che è operativo dal maggio del 2007, sia stato inaugurato solo in questi giorni; la giustificazione è data dal fatto che il trasloco dell’archivio si è concluso solo poco tempo fa.

Poiché un Ministro non è sempre disponibile, vi sono stati tempi d’attesa e finalmente si è potuto procedere all’inaugurazione del Tribunale.

Si è trattato di una manifestazione ben organizzata e perfettamente riuscita, molti e prestigiosi gli ospiti, gli interventi fatti dal Ministro, dal Presidente del Tribunale, dal Procuratore della Repubblica e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati sono stati di alto livello e tutti, nei rispettivi ruoli, hanno rappresentato la situazione della giustizia a Busto.

Questo evento però ci ha interessati anche per altri motivi e precisamente per il modo in cui i vari ministri che sono venuti a Busto sono stati trattati; ricordiamo Burlando, ministro dei trasporti, Bersani, ministro dell’economia e, l’anno scorso di questi tempi, Mastella, ministro della giustizia.

Chi ha assistito a queste visite, si è reso conto che non tutti sono uguali e che qualcuno è più uguale rispetto agli altri, come affermava un famoso scrittore.

Ci spieghiamo: con il Ministro Alfano la città è stata blindata, vi è stata la presenza del commissario Rex, il cane che andava in giro ad annusare, Carabinieri in alta uniforme, Polizia ovunque, parcheggi bloccati.

Tutto questo è il minimo che si deve fare quando arriva un Ministro, in quanto deve essere garantita la sua assoluta sicurezza, per cui ben vengano le Forze dell’Ordine che lo tutelino ed impediscano che qualche deficiente compia azioni pericolose; è doveroso che il luogo visitato dal Ministro sia accogliente, per cui non togliamo neppure una virgola a quanto è stato fatto. Quello che ci lascia perplessi è quello che non è stato fatto in occasione della venuta degli altri Ministri; con Burlando non si è mossa neppure una macchina dei Vigili Urbani; con Bersani forse ve n’era una con quella della Polizia e non ci risulta che il sindaco li abbia ricevuti; al Ministro Mastella il sindaco ha fatto un bel discorso di benvenuto nel nuovo Tribunale.

Ci si chiede per quale motivo vi sia stata una simile differenza.

La speranza è che questa differenza non sia dettata dal fatto che questi ministri non sono rappresentanti del Polo delle Libertà perché se così fosse saremmo veramente caduti molto in basso; il ministro, una volta eletto, è il ministro di tutti i cittadini e non di una parte politica!

Fatta questa riflessione, vogliamo richiamare l’attenzione sulla situazione della Giustizia a Busto.

Non si può affermare che i Giudici di Busto, come sostiene Brunetta che fa di tutta un’erba un fascio, siano dei fannulloni tant’è che il nostro Tribunale è tra i primi in Italia per efficienza, nonostante che vi sia una cronica carenza di personale amministrativo che arriva oltre il 30% dell’organico, se poi si tiene conto delle ferie, malattie e permessi, il personale presente diminuisce di un altro 15%. Nonostante questo la Giustizia a Busto funziona bene.

La Polizia e Magistrati confermano che la criminalità organizzata a Busto non esiste; nonostante tutto quello che si dice, la nostra è una città sicura.

Questa è una delle tante motivazioni che ci portano a pensare che la richiesta che a Busto siano istituite le ronde, è una presa di posizione solo politica.

È ovvio che se si continua a dire ad una persona: stai attenta, guarda che ti scippano, che rapinano, che ti picchiano, questa persona si impaurisce e ha timore anche della propria ombra. Se invece si fornissero i dati di quante sono le persone scippate a Busto, di quanti sono i furti in casa, paragonandoli al resto dell’Italia, si sarebbe rassicurati in merito alla nostra sicurezza.

Ma questo non viene fatto perché solo spaventando le persone poi si può loro dire: state tranquilli ci sono io che vi tutelo, ben sapendo che questa tutela sarà totalmente inesistente.

Facciamo una proposta: il Comune potrebbe accordarsi con una società di vigilanza ottenendo la disponibilità di alcuni vigilanti con il compito di girare per la città, affiancando le forze dell’ordine.

In questo modo vi saranno delle persone preparate, che non si fanno prendere dal panico e che sanno come comportarsi.
Se una ronda dovesse assistere ad una rapina a mano armata che cosa potrebbe fare se non farsi sparare addosso o scappare. E allora dato che bisogna essere realisti nelle cose e non fare proposte solo per avere più voti, ma pensare al bene della città, se proprio si vogliono buttare via i soldi della collettività buttiamoli via in questo modo, senza cedere ad una giustizia privata, che non potrebbe essere neppure controllata.

Avv. Walter Pico Bellazzi

Busto Arsizio e i Ministriultima modifica: 2008-12-06T11:00:00+01:00da sagittario290