Rivista di sicurezza e prevenzione
18 Dicembre 2008 – 18:38
AGGIUDICATO L’APPALTO INTESA SANPAOLO
La notizia è ufficiale, si è chiusa la gara d’appalto di INTESA SANPAOLO. Quella bella gara condotta per il prezzo più basso e non per l’offerta economicamente più vantaggiosa, che spesso abbiamo menzionato in quanto emblematica, a prescindere dal nome dell’istituto, del degrado che attanaglia con caparbio accanimento la vigilanza privata. Ora è ufficiale.
Alle 10:40 di questa mattina in redazione perviene il fax di una raccomandata che Intesa San Paolo ha inviato agli istituti che stanno per cessare il servizio. La banca specifica che il vecchio contratto avrà termine il 31/12/2008, per lasciare che i nuovi (fortunati?) istituti subentrino nelle attività di vigilanza a partire dal 1/01/2009. DUAL SERVICE S.p.A (di Brescia).- SICURITALIA SECNET S.r.l. (di Como) – INTERNATIONAL SECURITY SERVICE S.p.A. (di Nola) – SOCIETA’ OPERAZIONI DI SICUREZZA – (di Palermo) sono i network vincitori della gara d’appalto che contatteranno i singoli istituti di vigilanza. Questi inizieranno la loro performance di sopravvivenza nella prova di equilibrismo tra costi del lavoro e obblighi di legge per la gestione e l’attuazione del servizio. Dovranno resistere ben 5 anni le guardie giurate, tra stipendi miseri, criminalità in aumento e lunghe ore di lavoro, ammesso che gli vada bene e riescano a conservare il posto. Ce la faranno?
L’Istituto di credito intanto chiede agli eroi uscenti (ma che potrebbero rientrare contattati dai su detti network) di rispettare quanto stabilito in un articolo contrattuale dal titolo “Migrazione a seguito di cessazione del contratto”. Intesa San Paolo parla di una disponibilità che gli istituti dovrebbero avere al fine di attuare “eventuali trasferimenti di attività relativi alle attività da” loro svolte per la Banca. Per la conferma chiedono la restituzione della raccomandata a mezzo fax timbrata e firmata dal personale munito di appositi poteri.
Non conosciamo esattamente il contenuto del predetto articolo. Si può ipotizzare solamente che trattandosi di un servizio pubblico, la banca si tuteli nei passaggi di consegna della gestione del servizio di vigilanza, prevedendo particolari procedure che salvaguardino la continuità e la copertura del servizio. Perché i loro interessi le Banche li sanno fare. Almeno per quello che della realtà e di certi meccanismi arrivano a comprendere. Perché c’è chi pensa che invece la qualità converrebbe anche a loro, che la qualità paga e conviene per parlare il linguaggio egocentrico di chi dice che sempre e comunque deve solo guardare agli interessi propri. Di questo tratteremo in un’altra sede in cui poter approfondire e dimostrare con gli opportuni dati qualcosa che non vuole essere una banale e ingenua predica, come vuol far credere chi non sa osservare un po’ più in là nel valutare le conseguenze della propria strategia.
in merito alla gara d’appalto della banca intesa, penso che i disagi per gli istituti uscenti siano enormi, vorrei che gli organi preposti ai controlli facessero luce e chiarezza in merito all’accaduto, sarebbe sanz’altro la prima volta che ci sentiremmo tutelati, però ho smesso di credere alla befana circa 40 anni fà.