TENTANO FURTO, CONFLITTO A FUOCO CON GUARDIE GIURATE

[18/11/2008]

TENTANO FURTO, CONFLITTO A FUOCO CON GUARDIE GIURATE

Conflitto a fuoco nel tardo pomeriggio di ieri nella zona industriale di Matino e la tragedia nell’eterna guerra tra forze dell’ordine e malviventi fortunatamente è stata solo sfiorata. Un colpo è partito dalla pistola d’ordinanza di una guardia giurata e i banditi hanno risposto aprendo a loro volta il fuoco in una baraonda in cui sono confluiti ulteriori uomini della Securpol e i militari della stazione di Matino. Pistolettate e un inseguimento, sale e pepe di un intervento di apparente routine in cui i metronotte sono stati poi impegnati per circa due ore.

I banditi sono comparsi nel sud Salento, gente tosta e spietata, poco avvezza a furtarelli e adusa a colpi ben fatti. Un metronotte dell’istituto di vigilanza con sede a Casarano intorno alle 17 si è presentato nei pressi del recinto della Yuwie, ditta di pannelli solari che sorge in una zona isolata a ridosso del Mercatone Uno, lungo uno sterrato di campagna quasi impenetrabile. Il vigilante appena arrivato ha scorto tre sagome incappucciate da passamontagna che avevano già scavalcato il recinto per poi fare manbassa di materiale. Alla vista della guardia giurata, i banditi hanno preferito allontanarsi.

L’immediata ronda nel deposito insieme al titolare ha accertato come ogni cosa fosse al suo posto. Dopo appena 15 minuti, però, i malviventi sono ritornati, agguerriti e imbracciando fucili. Il vigilante da una distanza comunque ragguardevole nelle vicinanze della recinzione ha notato i ladri, uno dei quali gli avrebbe puntato anche il fucile. A scopo intimidatorio, vistosi accerchiato, il metronotte è stato costretto a sparare un colpo di pistola a scopo intimidatorio. I banditi, però, mentre scappavano avrebbero risposto al fuoco con un contro-colpo che non è stato accertato se sparato ad altezza uomo o in aria. Poi mentre sul posto, confluivano altre pattuglie, i ladri si sono mimetizzati nell’oscurità, prendendo il largo allontanandosi tra le campagne limitrofe.        

Francesco Oliva