PRATO
IN VIA GARIBALDI
Spaccata in centro, svaligiato Celyn b.
I ladri rubano 200 capi in 7 minuti
Nuovo assalto notturno in centro. I ladri sfondano una vetrina in via Garibaldi e portano via 200capi d’abbigliamento. Indagini della polizia. Problema sicurezza: parla l’avvocato Rocca
Prato, 8 novembre 2008 – In via Garibaldi, dodici ore dopo la spaccata che ha mandato in frantumi la vetrina di ‘Celyn b.’, le commesse e la direttrice del personale del negozio di abbigliamento femminile sono impegnate a fare l’inventario della merce rubata, a fare la conta dei danni, a prendere le misure per far riparare la porta d’ingresso. Erano le 16.30 di ieri e la gente stava animando il centro storico, ancora ignara di ciò che era successo la notte precedente.
Qualche curioso tentava di affacciarsi alla vetrina vuota. Provvisoriamentre sul buco nel cristallo è stata applicata carta velina, mentre la profumeria di fronte ha prestato i cartelloni pubblicitari per coprire la visuale. Ci si aiuta come si può tra commercianti del centro storico, ancora una volta diventati bersaglio dei malviventi. Due giorni fa è stata la volta di ‘Carioca’ che vende intimo a Poggio a Caiano, un mese fa di ‘Killer Loop’ in via Cairoli.
Gli appendiabiti di ‘Celyn b.’ non hanno niente di appeso, sono stati completamente svaligiati, ripuliti dagli sconosciuti che sono entrati in azione ieri notte alle 4.55 – è l’ora esatta in cui è scattato l’allarme alla centrale dell’istituto di vigilanza privata – e in pochissimi minuti hanno portato via 200 capi. La guardia giurata è arrivata in via Garibaldi 7 minuti dopo la chiamata, mentre il personale dell’esercizio commerciale dopo 10 minuti, alle 5.05.
I ladri sapevano di avere poco tempo e hanno agito con rapidità, come dimostra il fatto che non hanno preso nulla dai manichini in esposizione, troppo complicati da svestire, ma si sono diretti verso gli stand, portando fuori gli abiti a bracciate. Spariti giubbotti, pantaloni, tops, camicie e accessori: circa 200 capi in totale che vengono venduti a 150-200 euro l’uno per un totale di circa 30-40mila euro. Potrebbe trattarsi di un furto su commissione e la merce potrebbe essere rivenduta sul mercato nero o a stokkisti senza scrupoli.
Il furto-lampo sarebbe inoltre stato studiato in precedenza. “Sembra che – spiega la capo area Erika Bartoloni – alcuni giorni fa due uomini, probabilmente immigrati, che non erano clienti siano entrati varie volte per informarsi di alcuni prezzi. Forse stavano effettuando un sopralluogo. Il negozio è dotato di un sistema d’allarme all’avanguardia e i sensori anti-furto hanno funzionato alla perfezione”.
Una signora che risiede vicino al negozio ha visto un uomo con un cappellino da baseball fuggire salendo a bordo di una Fiat Punto verde, vecchio modello, l’auto usata anche per caricare la merce. Sul posto è intervenuta una volante della questura e anche gli agenti della scientifica che hanno effettuato il rilievi sul alcune impronte digitali trovate all’interno. Sulla vicenda sono in corso le indagini della polizia.
Elena Duranti