La guardia giurata suicida rivela: «Non sono il solo»

Edizione Treviso 

Mercoledi’ 5 Novembre 2008

La guardia giurata suicida rivela: «Non sono il solo»

Un grosso giro di attrezzature rubate, da quelle impiegate nelle palestre ad altri oggetti di alta tecnologia. Ci sarebbe questo dietro l’indagine che aveva coinvolto R.M, guardia giurata della Vigile San Marco, suicidatasi lunedì scorso nella sua abitazione, una laterale di via Feltrino a Monigo. Un’indagine, appena iniziata dai Carabinieri di Roncade e dalla Procura di Treviso, che ha coinvolto e travolto l’uomo di appena 45 anni il quale, nel pomeriggio del 3 novembre, ha impugnato la sua pistola e si è sparato. Ancora mistero sul biglietto che ha lasciato; molte indiscrezioni ma per adesso nessuna certezza: forse il racconto dell’angoscia e della disperazione dopo la perquisizione del primo novembre e il sequestro delle attrezzature nella sua casa, la paura e un “non sono il solo”. Il solo ad essersi reso complice dei misfatti? Solo l’indagine, una volta conclusa, potrà davvero stabilirlo. Il 45enne si era visto arrivare i Carabinieri a casa, parrebbe che i militari gli avessero tolto l’arma in via precauzionale per restituirgliela li giorno dopo. Nella sua abitazione avevano trovato del materiale considerato “sospetto”, del quale l’uomo non aveva saputo dare giustificazione.

La guardia giurata suicida rivela: «Non sono il solo»ultima modifica: 2008-11-06T13:03:39+01:00da sagittario290