Fiumicino, aeroporto più sicuro con la nuova centrale operativa

Fiumicino, aeroporto più sicuro con la nuova centrale operativa

thumbnail_20422.jpgFiumicino, 6 nov (Velino) – Un grande occhio elettronico che vigila su partenze e arrivi, controlla gli spostamenti dei passeggeri, la movimentazione bagagli, ottimizza in caso di necessità la presenza degli operatori. Un “grande fratello” che fa di una tecnologia all’avanguardia il punto di forza per garantire la sicurezza all’interno di quello che con le sue 200mila presenze al giorno, è il più grande aeroporto italiano. È la nuova centrale operativa della Polaria e dell’Adr, inaugurata questa mattina alla presenza, fra gli altri, dei vertici della società che gestisce dello scalo, di Enac, del capo della polizia, Antonio Manganelli, e del sindaco di Fiumicino, Mario Canapini. I lavori, iniziati nel 2002, hanno subito un stop a causa della mancanza di fondi e solo un anno e mezzo fa Adr è riuscita a portare a termine l’opera. Nonostante il taglio del nastro abbia avuto luogo solo oggi, tuttavia, la sala operativa in realtà è attiva da giugno. “Tempi tecnici” di cinque mesi che sono serviti ai vertici Adr, come rivela un operatore, a svolgere i necessari controlli, collaudo e verifiche all’interno della nuova struttura.

Tre le nuove sale operative, che ospitano 24 ore su 24 gli agenti della Polaria e le guardie giurate di Adr Security, che da otto anni ormai operano a stretto contatto fra loro. Postazioni di lavoro intercambiabili che, grazie alla tecnologia di ultima generazione, permettono di collegare telefonicamente la sala con l’esterno e, al tempo stesso, con le radio in dotazione a tutti gli addetti alla sicurezza nello scalo. Scalo che a sua volta è controllato da 500 telecamere che mostrano le loro immagini su 24 monitor al plasma da 50 pollici nella sala operativa, permettendo così di tenere sotto controllo in diretta tutto il Leonardo da Vinci. Le stesse telecamere, inoltre, sono orientabili a 360 gradi dalla centrale e forniscono immagini ad altissima risoluzione, con la messa a fuoco di dettagli infinitesimali, in modo da razionalizzare, come nel caso dei bagagli incustoditi o delle file ai varchi di controlli, anche le risorse di uomini all’interno dell’aeroporto. “Inoltre i computer arrivano a una memoria di registrazione fino a 200 ore e sono tutti collegati fra loro in remoto, cosicché eventuali black out o attacchi informatici non mettono a repentaglio l’operatività del sistema”, spiega un addetto della security Adr.

Un’opera che secondo il direttore dell’Enac, Vitaliano Turrà, “sarà in grado di dare sicurezza a tutto lo scalo, che ha un perimetro lungo ben 34 chilometri”. Il costo dei lavori, pari a circa tre milioni, sono stati sostenuti per intero da Aeroporti di Roma. “Siamo una società privata – ha ricordato il presidente Fabrizio Palenzona – ma consapevoli di gestire un servizio pubblico. Abbiamo quindi una sensibilità per cui anche la messa in sicurezza di una struttura come questa è per noi motivo di soddisfazione”. Un ruolo, quello di Adr, riconosciuto anche dal capo della polizia, Antonio Manganelli: “Ormai il concetto di sicurezza diffuso non consente più di considerare sufficiente lo Stato e le sue forze, per questo cerchiamo sinergie, partneriato per una sicurezza partecipata con soggetti istituzionali e non: questa è la rappresentazione plastica, la realizzazione pratica di tale collaborazione. Il nostro Paese mostra di sapersi esprimere con la tecnologia più avanzata, perché adesso questo aeroporto è all’avanguardia per quanto riguarda la sicurezza”.

Un investimento, fanno notare i cronisti, che però potrebbe essere messo in discussione dal futuro dagli orientamenti della Compagnia aerea italiana sul futuro del Leonardo da Vinci. Tema sul quale, tuttavia, Palenzona non intende fare polemica: “Cai faccia le sue scelte su logiche di tipo industriale e noi avremo il massimo rispetto, anche se ci fossero delle scelte diverse su Fiumicino – ha commentato Palenzona a margine della presentazione –. Ci darebbe fastidio, però, che le decisioni assunte non rispondessero a questi criteri, ma fossero dettate dalla politica. Abbiamo investito pesantemente su Fiumicino, nonostante da circa sette anni non abbiano nessun riconoscimento tariffario, neppure in merito all’inflazione programmata. Finora, vista l’agenda del governo non abbiamo ritenuto di forzare la mano, ma ora abbiamo bisogno della comprensione delle istituzioni”.

 

(fan)
Fiumicino, aeroporto più sicuro con la nuova centrale operativaultima modifica: 2008-11-07T11:05:00+01:00da sagittario290