Controllare i controllori?

STRANEUROPA

17/11/2008 – LA NOSTRA SICUREZZA

Controllare i controllori?

Il business dei metal detector solleva dubbi. Ma ce n’è veramente bisogno?

immagine.jpgMa servono davvero tutti questi controlli, ha senso scannerizzare tutti i cittadini come presunti terroristi? Se avessimo cattive intenzioni sarebbe sufficiente? E, poi, chi li controlla i controllori?

Chi va anche solo un po’ in giro non ne può più. Aeroporti, incontri, istituzioni. Credono sul serio che un kamikaze di Al Quaeda finirebbe nella loro rete?

 L’esperienza della presidenza francese e quella europea è disarmante.

 1. Venerdì a Nizza, per il vertice Ue-Russia, tutti i riporter sono passati pazientemente nella porta cerca metalli e hanno fatto scivolare borse, pc, telefoni e accendini nel  detector. Una vera seccatura. Code infinite. Sopratutto perchè il pomeriggio precedente l’ingresso era libero. Così, se avessi deciso di farmi esplodere durante la conferenza stampa di Medvedev e Sarkozy, sarebbe stato sufficiente portare una bella dose di tritolo giovedì, lasciarla in sala stampa e rimettermela addosso la mattina successiva. Boom! Morto io, morti loro, e qualche decina di colleghi.

 2. All’Eliseo in ottobre era ancora più ridicolo. Si entrava dalla porta principale, controllati uno per uno. Fila immensa. Persa mezz’ora. Però, superato il controllo e ottenuto un badge palstificato senza foto o nome, si attraversava il cortile del palazzo presidenziale, si usciva dalla porta Ovest, si  andava dall’altro lato della strada e si entrava a Palazzo Marigny mostrando solo il lasciapassare. Il bello è che, una volta entrati a Marigny si poteva uscire liberamente e rientrare all’Eliseo. Così, se avessi deciso di farmi esplodere durante la conferenza stampa di  Sarkozy, sarebbe stato sufficiente farmi dare da un altro terrorista una bella dose di tritolo mentre prendevo il caffè nel bar all’angolo, e poi rientrare senza che nessuno facesse nulla. Boom! Morto io, morti loro, e qualche decina di colleghi. Come sopra.

3. Alla Commissione Ue al Parlamento sono ridicoli. Controllano solo i giornalisti e i visitatori. Deputati, funzionari, assistenti, collaboratori etc passano senza fermarsi. Domanda: se voi foste Bin Laden e decideste di far saltare l’emiciclo dareste una bomba a un giornalista o a, come esempio puramente accademico, a un giovane funzionario che avete messo nella posizione di non poter dire di no, magari ricattandolo o comprandolo?

Il sospetto è che i controlli siano una foglia di fico e una macchina spendisoldi che si mantiene da sola. A Bruxelles va per la maggiore una multinazionale della sicurezza che vince sistematicamente tutti gli appalti e disloca un esercito di vigilantes per la capitale a vedere cosa ho in tasca (due mazzi di chiavi, telefono, accendino, chiave usb).  A pensare male si fa peccato ma si  finisce per non sbagliare. E se tutti fosse pensato (anche) perché la lobby miliardaria dei controlli deve restare in piedi? 

Stufo di essere scannerizzato, e poco persuaso che mi faccia bene, sono pieno di dubbi  che assomigliano a certezze.

E voi?

Marco Zatterin

Controllare i controllori?ultima modifica: 2008-11-18T11:00:00+01:00da sagittario290