Il Gazzettino di Brindisi
venerdì 14 novembre 2008
Clamoroso furto nel Centro studi medici Mardighian
Scritto da Redazione
Si è verificato la notte scorsa a Mesagne. La vittima predestinata è un’azienda di eccellenza della sanità privata regionale: il Centro studi medici del dr. Costanzo Mardighian. Una struttura avvenieristica ubicata su via Brindisi a poche decine di metri dalla Statale 7. Qui ignoti individui, dopo aver eluso il sistema di allarme, sono entrati all’interno del Centro mettendo a soqquadro gli ambienti e trovando, al primo piano, la cassaforte che hanno divelto e da cui hanno asportato migliaia e migliaia di euro. Il furto è stato scoperto al mattino dai dipendenti che, giunti sul posto di lavoro, hanno trovato gli ambienti visitati dai ladri.
E’ stato lanciato l’allarme e nel luogo predestinato dai ladri a essere saccheggiato sono giunti i carabinieri i quali hanno effettuato i rilievi e avviate le indagini. In ogni modo all’attenzione degli investigatori vi sarebbero alcune strane circostanze che adesso saranno verificate nella speranza di poter trovare una traccia che possa indirizzarli a scoprire l’identità degli autori del gesto. Il Centro sudi medici è una struttura di eccellenza della sanità privata pugliese. La proprietà è della società gestita dal dr. Costanzo Mardighian da anni una realtà privata fiore all’occhiello della buona sanità. Nel Centro studi medici, che offre lavoro a decine di dipendenti, oltre a un attrezzatissimo laboratorio di analisi e allocata una struttura medica polispecialistica con laboratori chirurgici e di patologia clinica. Esternamente la struttura è munita di un sistema di sorveglianza che in caso di effrazione lancia l’allarme alla centrale operativa della Vigil Nova. La notte a cavallo tra mercoledì e giovedì il sistema anti intrusione è scattato più volte.
La centrale dei vigilantes avrebbe inviato sul posto le guardie che hanno controllato la zona e allertato qualche responsabile del Centro di quanto stava, in maniera anomala, accadendo. Tuttavia, sembra, il condizionale in questi casi è d’obbligo poiché vi sono in corso delle indagini, che non sarebbe stato dato molto peso alla segnalazione di allarme poiché si sarebbe addossato la colpa al vento o a qualche animale che si sarebbe intrufolato all’interno del piazzale. Il tutto è stato archiviato come un “falso allarme”. Al mattino di giovedì, invece, la sgradita sorpresa. I dipendenti avrebbero trovato gli ambienti a soqquadro e dagli uffici del primo piano i ladri avrebbero tagliato con un flessibile la cassaforte trafugando quanto c’era al suo interno: circa 20 mila euro. Non contenti sono entrati nel bar, a servizio della struttura, portando via il cassettino del registratore di cassa contenente gli incassi della sera. Serrate le indagini degli investigatori poiché, è evidente, che il furto è opera di specialisti. Gente che ha studiato nei minimi particolari l’azione delinquenziale e che l’ha messa in atto che estrema spavalderia. Una tipologia d furto che ne ricorda altri verificatesi sul territorio locale e che adesso sono comparati dagli investigatori nella speranza di trovare qualche utile collegamento.