Assalto al portavalori, terrore sulla statale

(05 novembre 2008)

Una decina di rapinatori armati di kalashnikov hanno bloccato il traffico

Assalto al portavalori,
terrore sulla statale

Mara Chiarelli

Spari anche contro gli automobilisti: bottino un milione e 693mila euro  

3906267750-assalto-film-portavalori.jpgL´agguato, feroce e organizzato, è scattato appena fuori città, tra Torre a mare e Mola di Bari. Ore 7 di ieri, sulla statale 16 in direzione sud, viaggia il portavalori dell´Ivri, partito dalla sede al quartiere San Paolo e diretto a Brindisi. A bordo tre guardie giurate e una cassaforte piena: un milione 693 mila euro. Le tre auto, una Punto di colore grigio scuro, risultata rubata, una Bmw grigia e un´Audi nera, spuntano da una stradina laterale. Mentre la Bmw e l´Audi procedono affiancate per rallentare il traffico sulla carreggiata, la Punto accelera e si piazza di traverso, davanti al furgone, per bloccarlo.

Dalle auto scendono in otto, forse dieci, con il volto coperto da passamontagna e armati di diverse armi. Un kalashinikov sputa numerosi colpi contro le ruote del furgone, mentre altri proiettili vengono sparati contro un´altra Punto, proveniente in senso contrario: a bordo un terrorizzato cittadino, costretto a scendere e a lasciare l´auto, in modo che blocchi il traffico dall´altra direzione. A quel punto, mentre i vigilantes restano fermi all´interno del mezzo, i banditi usano la fiamma ossidrica per aprirne il lato sinistro e portare via l´intera cassaforte.

Scappano poi con l´Audi e la Bmw, imboccando una complanare e dirigendosi verso Noicattaro. Dietro di loro lasciano una scia di chiodi, disseminati anche nella direzione nord della statale 16, per evitare di essere seguiti. Proprio come facevano, negli anni caldi del contrabbando, gli specialisti del traffico di sigarette specializzati nel seminare le forze dell´ordine.

Sul posto, dove è stata anche abbandonata la Punto rubata, sono arrivati subito i funzionari della Questura e i carabinieri del Reparto operativo, ai quali sono affidate le indagini. I militari hanno subito interrogato i tre vigilantes, in stato di choc ma senza alcuna ferita e hanno avviato i rilievi sul posto. Dalle prime testimonianze, sembrerebbe che i rapinatori avessero un accento particolare: brindisino o del sud barese. Le ricerche, quindi, si sono estese a tutta la regione, ma finora senza esito.

E sull´episodio, si è sollevato un polverone di polemiche: «L´ennesima rapina è la prova che nel settore del trasporto valori vi è una vera e propria giungla, della quale è corresponsabile l´apparato dei controlli». Lo afferma il segretario nazionale del Savip, Vincenzo Del Vicario. «Trasporti valori al di sopra di qualsiasi limite imposto dal Ministero – dice – sono all´ordine del giorno. Nel caso di Bari, avrebbe dovuto essere scortato da altre due guardie giurate».

Particolarmente critico sulla risposta che le istituzioni danno ai fenomeni di criminalità organizzata è il segretario regionale pugliese del Silp, Piero Colapietro: «La strategia di dare rilievo a interventi di visibilità ma non incisivi nel contrasto ai fenomeni malavitosi di ogni tipo – attacca – lascia zone d´ombra nel controllo del territorio. L´aver voluto a tutti i costi impiegare l´esercito in servizi di ordine pubblico ha comportato enormi dispendi economici-finanziari, e pochi risultati di natura preventiva e repressiva».

Per Colapietro «occorrevano interventi strutturali, presidi permanenti di sicurezza sul territorio, come i commissariati o una volante in più». Sulla mancanza di sicurezza per le scorte interviene il segretario provinciale Ugl del settore Sicurezza civile, Antonio Caprio. «Nella sola provincia di Bari – scrive – abbiamo assistito impotenti a quattro assalti. Ormai è più facile organizzare rapine ai portavalori che nelle banche».

Assalto al portavalori, terrore sulla stataleultima modifica: 2008-11-06T11:15:00+01:00da sagittario290