Andria, “Personale del Pronto Soccorso a rischio incolumità”

12/11/2008 13.19.00

Andria, “Personale del Pronto Soccorso a rischio incolumità”

I rappresentanti del Tribunale dei diritti dei malati e del Coordinamento comitati per Andria Città Sana (Antonio Carbone e Dino Leonetti), scrivono al Direttore Generale dell’Asl Bat, Rocco Canosa

news-11955.jpg“E’ un dato ormai tristemente noto: le aggressioni, soprattutto verbali ma anche fisiche, sono sempre più frequenti presso il Pronto Soccorso del nostro nosocomio. I primi a farne le spese sono gli infermieri e talora anche i medici. I responsabili delle violenze sono nella maggior parte dei casi gli stessi pazienti o gli accompagnatori e i parenti. Le cause prevalenti sono l’impazienza, l’uso di alcol e di droghe, più di rado le turbe psichiche e lo stato confusionale di cui gli assistiti sono vittime.

Al momento non esiste nessun sistema di sicurezza. Non c’è un presidio di forze dell’ordine e attraverso il cancello di ingresso dell’ospedale può entrare chiunque, in ogni momento della giornata e, quello che più inquieta, anche della notte. Il portinaio è alla mercé di tutti e se si rifiuta di far entrare qualcuno rischia in prima persona. Cosa fare?

Installare un sistema di videosorveglianza dei locali di attesa, istituire un presidio diurno e notturno di polizia o rafforzare quello di vigilanza privata all’interno del Pronto Soccorso, dislocare e proteggere la sede del portinaio, chiudere di notte l’accesso all’ospedale attraverso un cancello mobile, rendere più resistenti le porte di accesso alle sale di visita del Pronto Soccorso.

Il personale sanitario è a rischio di incolumità. E’ possibile rendere l’ospedale e il Pronto Soccorso luoghi più sicuri?”

Andria, “Personale del Pronto Soccorso a rischio incolumità”ultima modifica: 2008-11-13T11:05:00+01:00da sagittario290