Allarme brogli…

Edizione BENEVENTO 

18/11/2008

Allarme brogli nelle votazioni per il rinnovo del direttivo dell’Ordine dei medici.

BRUNO BUONANNO Allarme brogli nelle votazioni per il rinnovo del direttivo dell’Ordine dei medici. Ieri nella quarta giornata di spoglio delle schede, l’urna elettorale è stata aperta e subito richiusa: Giuseppe Scalera, il presidente uscente, e gli altri componenti del seggio elettorale (i dottori Ottorino Catani e Alvaro Cimaglia) nell’aprire alcune buste bianche che avrebbero dovuto contenere una sola scheda elettorale, hanno scoperto che una conteneva cinque schede, mentre un’altra busta ne custodiva sei. Tra gli sguardi stupiti dei candidati delle due liste che assistevano alla quarta giornata di spoglio, gli scrutatori – più che altro per curiosità – hanno preso atto che le preferenze sarebbero andate alla lista «Costruiamo insieme», guidata da Gabriele Peperoni. Convocati dal presidente del seggio elettorale, gli agenti del vicino commissariato San Ferdinando hanno eseguito un sopralluogo nel salone dell’Ordine prendendo in consegna la mazzette di schede uscite, a sorpresa, dalle due buste. Automatica (anche perché imposta dalla legge) la sospensione dello spoglio, così come la denuncia contro ignoti presentata all’autorità giudiziaria per quanto accaduto ieri mattina e la segnalazione alla Federazione degli Ordini dei medici dell’irregolarità riscontrata durante lo spoglio. Una brutta e strana disavventura che ha come conseguenza immediata uno stop allo spoglio che renderà ancora più lunga e laboriosa la complessa valutazione delle preferenze per scegliere chi dirigerà l’Ordine nei prossimi tre anni. Un’ora dopo la scoperta delle due buste «più piene» delle altre, l’aula magna dell’Ordine dei medici è stata chiusa a chiave in attesa di decisioni. A controllo delle porte d’ingresso hanno preso servizio due VIGILANTES mentre una telecamera riprende costantemente l’urna ancora piena di schede da selezionare. Finora ne sono state scrutinate 856 su 7.212. È in leggero vantaggio sugli avversari la lista «Costruiamo insieme» che vede Peperoni con 438 preferenze mentre Scalera, leader della corrente «Medici insieme», finora ne ha ottenute 358. Ma qualsiasi pronostico risulterebbe prematuro perché allo spoglio finale manca l’89 per cento delle schede. Dopo lo stop allo spoglio, Scalera spiega: «Ritengo i candidati dei due schieramenti assolutamente estranei a questo contesto. Resterò per poche settimane alla guida dell’Ordine solo ed esclusivamente per garantire l’ordinarietà amministrativa, confermando la necessità di scongiurare ogni commissariamento al quale dichiaro di non essere in alcun caso interessato». Diverso il parere dell’altro leader, Peperoni: «Non ritengo opportuna la sospensione dello spoglio. Se una busta contiene più schede la legge prevede che queste devono essere annullate. Ma la valutazione dei voti prosegue. La forbice a favore della mia lista si stava ulteriormente allargando anche se hanno annullato, senza rispettare le indicazioni del Cesp, venticinque schede in cui venivo indicato come Peperone e non come Peperoni. All’Ordine non ci sono casi di omonimia o sinonimi» L’intervento delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria sulle votazioni per il rinnovo del direttivo dell’Ordine dei medici non è una novità. Anche quindici anni fa, a novembre ’93, in occasione dello spoglio di una votazione che si concluse con l’elezione di Giuseppe Del Barone alla presidenza, nella sede di piazza Torretta intervenne la Digos per un’altra specie di brogli. Fecero irruzione nel salone dell’Ordine ignoti che saccheggiarono l’urna, strapparono buste con le preferenze e scapparono portando via schede già votate.

Allarme brogli…ultima modifica: 2008-11-19T11:45:00+01:00da sagittario290