Notizia del 24/10/2008
È la soluzione estrema che stanno valutando gli imprenditori dei capannoni di via delle Acacie per difendersi dai colpi che recentemente hanno tartassato la zona
Vigilanza privata contro i ladri nella zona artigianale di Ciconia
ORVIETO – Vigilanza privata contro i ladri, nella zona artigianale di Ciconia. È la soluzione estrema che stanno valutando gli imprenditori dei capannoni di via delle Acacie per difendersi dai colpi che recentemente hanno tartassato la zona. Gli ultimi proprio giovedì notte. Il bilancio è di due furti e uno tentato.
Ad essere svaligiato di salami, prosciutti e formaggi è stato il supermercato “Sma”, dopo la visita (forse di sopralluogo) della scorsa settimana. Rubato anche un computer, nel vicino capannone dell’impresa di vendita e posa in opera di pavimenti in legno, “Legnoland”.
Poi i ladri hanno provato ad entrare, ma senza riuscire a consumare il colpo, anche presso la manifattura di capi in pelle “Arcangeletti”. La tecnica, ormai piuttosto diffusa, è quella dei ladri acrobati che si calano dal tetto dei capannoni, dopo aver manomesso l’impianto d’illuminazione.
Il supermercato era già rimasto vittima di un tentativo di furto la scorsa settimana, quando i ladri avevano colpito, invece, la vicina ditta di riparazioni cicli e motoseghe, “Fedeli”. Attività questa colpita ben due volte, nel giro di pochi mesi. Nel mirino, sempre, costose motoseghe. Adesso gli imprenditori stanno verificando l’opportunità di assoldare una vigilanza privata per le ore notturne. Sugli episodi indagano polizia e carabinieri.
Ma quella di giovedì è stata una nottata di furti anche ad Allerona, dove i ladri hanno portato via due camion dalla ditta Socil, nella zona industriale di Pianlungo. Il titolare dell’impresa se n’è accorto al mattino e ha chiamato il 113. La polizia ha individuato un testimone che ricorda di essersi imbattuto nei camion intorno alle 4,30 di notte. L’uomo, sul momento, non aveva avvisato le forze dell’ordine, dandosi una giustificazione plausibile, sebbene la cosa gli fosse sembrata strana. Si tratta dell’ennesima riprova che non bisogna farsi scrupolo alcuno a chiamare il 112 o il 113 per qualsiasi cosa insolita ci si ritrovi a vedere, nelle ore diurne e notturne.