Vigilantes, la prima notte sui bus

Martedì 28 Ottobre 2008

Le guardie giurate non sostituiscono i controllori ma sono un deterrente per «portoghesi» e vandali
Vigilantes, la prima notte sui bus
Questo nuovo servizio serve a educare gli utenti al rispetto delle regole
GIANLUIGI SOARDI
PRESIDENTE ATV

Elena Cardinali

Ore 21.15. Alla pensilina C di Porta Nuova arriva il 90, diretto allo Stadio e a San Massimo. Pochi i passeggeri, tutti stranieri. Non lo sanno ancora ma stanno per trovarsi in mezzo a un vortice di flash, telecamere e giornalisti. Perchè è la serata inaugurale delle guardie giurate serali sui bus dell’Atv, accompagnati da pattuglie della polizia municipale (che restano fuori a sorvegliare la stazione) e rappresentanti dell’azienda dei trasporti, che salgono sul bus, con il presidente Gianluigi Soardi, e il direttore della Civis, la ditta che fornisce i vigilantes all’Atv, Plinio Carolla. Salgono anche alcuni ispettori, tra cui Ezio Biondani, responsabile dell’area del centro città. Se ci fossero dei «portoghesi» non ci sarebbe scampo.

E infatti non si fa quasi in tempo a salire sul bus che di contravventori se ne trovano due, un giovane veronese che si rassegna a pagare subito la multa e un giovane di colore che dice di non avere la moneta per il biglietto. Ma ha una banconota e viene «graziato» dopo aver cambiato il denaro per acquistare il ticket dall’apposita macchinetta sul bus.

«La presenza delle guardie giurate sui bus ha anche uno scopo educativo», spiega Soardi. «Bisogna che gli utenti capiscano che le regole vanno rispettate. E sul bus la prima regola è pagare il biglietto. È vero che le guardie giurate non possono svolgere le veci dei controllori. Ma la loro presenza funziona da deterrente, non solo nei confronti dei portoghesi ma anche dei vandali o delle persone che possono dare fastidio agli utenti. Danno un maggior senso di sicurezza ai passeggeri. E direi che non è poco».

Intanto i pochi passeggeri del 90 si guardano intorno stupefatti. In particolare una giovane di colore, molto graziosa, che con le mani fa segno a operatori e fotografi di non riprenderla. Le spieghiamo che siamo tutti lì per un servizio giornalistico. Scatta la battuta: «Siamo un po’ invadenti ma non pericolosi». «Okay, ma non voglio foto», risponde sorridendo. E forse tira un sospiro di sollievo quando, in zona Stadio, il drappello di giornalisti e cineoperatori scende dal bus e toglie l’assedio.

Chiediamo all’ispettore Biondani se, a suo avviso, il servizio di affiancamento delle guardie giurate ai controllori sia un fatto positivo. «Sì poichè scoraggia quanti salgono sul bus senza biglietto o senza la moneta per acquistarlo», risponde. «Questa pressione si rende necessaria anche per far capire gli utenti a capire che se tutti pagano un servizio, questo servizio può anche essere migliorato».

Del resto i numeri parlano chiaro: se l’evasione media sulle linee ordinarie diurne è mediamente dell’8 per cento, nel periodo serale, quando si allentano i controlli, l’evasione sale al 30 per cento. Di giorno, su 20.000 controlli, si registrano 1500 sanzioni mentre su 1500 controlli serali le sanzioni sono 500. E adesso le sanzioni sono molto salate: 40 euro subito se si è senza biglietto, che possono arrivare a 50 se si paga entro 60 giorni e che possono arrivare fino a 150 euro se la multa è stata messa a ruolo. Ma è possibile effettuare controlli nelle ore di punta, quando i bus vengono presi d’assalto da centinaia di persone? «Beh, almeno ci si prova…» risponde un autista ricordando che l’obbligo della salita dalla porta davanti agevola questo compito talvolta ingrato.

Vigilantes, la prima notte sui busultima modifica: 2008-10-29T11:15:00+01:00da sagittario290