[03/10/2008]
VA IN OSPEDALE CON UN’AUTO RUBATA E COMPIE UN FURTO
Va in ospedale in tarda serata, ma non per trovare un amico o un congiunto. Piuttosto, viene sorpreso a sottrarre il telefonino ad un uomo che assiste un parente ricoverato. E quando la polizia lo identifica, scopre che la Fiat Uno con la quale poco prima aveva raggiunto il “Vito Fazzi” di Lecce risultava a sua volta rubata ad una persona di Monteroni. Antonio Quarta, 32enne originario della stessa Monteroni, ma residente a Carmiano, è stato “pizzicato” dalla vigilanza privata della Velialpol e consegnato ai poliziotti delle volanti della questura di Lecce, avvisati dall’agente di turno del posto fisso. Quarta è stato inchiodato dalla sua vittima, che l’ha visto in azione ed ha chiamato la sorveglianza.
Secondo la ricostruzione, si è introdotto in modo furtivo nel reparto di Neurologia ed è stato notato da un uomo che assisteva il parente in una stanza di degenza, mentre sottraeva il proprio telefono cellulare dall’interno del giubbotto poggiato su una sedia. Quarta è stato inseguito mentre cercava di uscire dal presidio ospedaliero, utilizzando le scale antincendio, ma poi è stato perso di vista. Il derubato non s’è perso però d’animo, ed ha pensato bene di allertare il personale della vigilanza che, raccolta la segnalazione, ha notato un uomo aggirarsi nei pressi di un’autovettura Fiat Uno di colore azzurro. Fermato prima che potesse tagliare la corda, è stato riconosciuto per l’individuo che poco prima si era impossessato del cellulare.
Mancava all’appello però proprio “lui”, il cellulare. Che gli agenti di polizia hanno scovato al loro arrivo sotto l’auto, parcheggiata all’interno dell’area del “Vito Fazzi”. Ma non solo: il veicolo, ad un controllo, è risultato intestato ad una persona residente a Monteroni, che contattata dagli agenti delle volanti, ha constatato che la Uno gli era stata rubata da ignoti. L’aveva parcheggiata regolarmente in sosta davanti alla sua abitazione, ed era letteralmente svanita nel nulla. Antonio Quarta, nel frattempo, è stato sottoposto a perquisizione personale, ed è stato trovato in possesso di vari arnesi da scasso. Per l’uomo è scattato l’arresto per furto in flagranza del telefonino e ricettazione dell’auto. Del fatto è stato avvisato il sostituto procuratore Antonio De Donno. Quarta è difeso dall’avvocato Sergio De Filippis.
La Redazione