26/10/2008
Sondrio, vigilantes senza porto d’armi: bufera sulla questura
Una dozzina di guardie giurate «dell’Istituto di Vigilanza di Sondrio e provincia» al lavoro con le carte non in regola come il porto d’armi, in alcuni casi scaduto da parecchi mesi. Ed è bufera sulla questura. Gli “sceriffi” erano impegnati in servizi di scorta a furgoni blindati, con ingenti valori, ed erano armati. C’è il sospetto di una copertura dall’alto, tanto che, beneché non ci siano indagati (c’è un’inchiesta in corso), il questore di Sondrio, in via cautelare, ha revocato l’incarico di responsabile della polizia amministrativa al proprio braccio destro in quanto vicequestore vicario. La linea dura del questore ha portato anche alla rimozione dall’ufficio dell’ispettore più alto in grado trasferito alle Volanti. Il sospetto degli inquirenti è che il ritardato e carente controllo delle pratiche sia stato dettato dall’interesse di far assumere all’istituto di vigilanza alcuni parenti di un pezzo grosso della questura.