Ronde anche a Trieste Obiettivo gli ambulanti

POLITICA & SOCIETÀ

il manifesto del 19 Ottobre 2008

CAMICIE VERDI

Ronde anche a Trieste Obiettivo gli ambulanti

Bossi vuole «legalizzarle»»

Alessandro Braga

Che efficienza questi padani. L’emendamento della Lega Nord al disegno di legge sulla sicurezza che mira all’ufficializzazione delle «ronde padane» (permettendo a Comuni e Province di «avvalersi della collaborazione di guardie giurate particolari, nonché di associazioni tra cittadini, per segnalare a polizia e carabinieri eventi che possano arrecare danno o disagio alla sicurezza urbana») è ancora in discussione nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato, ma loro hanno pensato bene di portarsi avanti. E così, da ieri, anche Trieste ha la sua «brava» pattuglia di cittadini volontari pronti a vegliare su sicurezza, buoncostume e decoro della città.

Non che sia una novità assoluta, per carità. Le prime ronde verdi in Padania risalgono addirittura al 1989 e, di anno in anno, in un’escalation sempre crescente, sono diventati ormai circa 200 i Comuni, la metà in Veneto, che si sono dotati di formazioni di solerti difensori della «legalità». Gli obiettivi sempre differenti, a seconda del momento storico contingente. Alle origini, a essere presi di mira dalle camicie verdi, erano i meridionali. I buoni, cari, vecchi «terroni». Poi, i migranti. Senza distinzione. Marocchini e africani in genere prima. In seguito, albanesi, slavi. Rom. Se c’era la possibilità, durante le loro scorribande, di dare «una spazzolatina» anche a qualche comunista (o presunto tale), ben venga. Che non si dica poi che sono razzisti.

Ora, se il Parlamento arriverà a dar loro una sorta di legittimità istituzionale, c’è da aspettarsi che prolifichino come i funghi. Tanto che, appunto, nella città giuliana ci hanno già pensato. Per ora i volontari sono una trentina. Il loro scopo, ha spiegato Giorgio Marchesich, coordinatore provinciale triestino dell’Associazione per la tutela del territorio e della legalità, «garantire, previo avviso alle forze dell’ordine, un presidio civile nelle zone della città più penalizzate dalla microcriminalità, dalla droga e dalla prostituzione». Garantiranno la loro presenza anche al di fuori delle scuole della città per «dissuadere i ragazzi dall’eventuale spaccio di sostanze stupefacenti». E, ovviamente, si impegneranno «nella segnalazione di commercianti ambulanti abusivi» che, parole loro, «vendendo articoli illegali costituiscono problemi per il commercio locale già in crisi». Proprio per questo, durante la loro conferenza di presentazione, hanno invitato i cittadini anche a non andare a cena in ristoranti etnici dove, sempre parole loro, sotto mentite spoglie rischierebbero di vedersi servire «carne di cane». Altro che involtini primavera insomma, molto meglio i cevapcici (salsicce piccanti cotte alla griglia) o piuttosto un bel piatto di fagioli alla smolz.

Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza (centrodestra), ha ufficialmente preso le distanze dall’iniziativa: «Mi dissocio nel modo più assoluto da questa idea delle ronde. Trieste è una città sicura, non c’è delinquenza, non abbiamo bisogno di squadre di cittadini volontari per la sicurezza, la nostra polizia è già più che sufficiente». Il capogruppo in consiglio comunale del Partito democratico, Fabio Omero, li ha definiti addirittura «utili idioti, promotori di un’idea che farebbe ridere se non ci fosse l’obiettivo di colpire gli ambulanti di colore che è in puro stile razzista e fascista». Persino la Lega ha cercato di tenersi in disparte. Il segretario provinciale del Carroccio, Massimiliano Fedriga, ha smentito che ci siano collegamenti tra queste persone e il suo movimento. Peccato che ieri questi «buontemponi» si siano presentati alla conferenza di presentazione con la bandiera dell’associazione «Volontari verdi». Il simbolo, un sole delle alpi affiancato da un elmetto stile Asterix. Sul loro sito ufficiale, linkato a quello della Lega Nord nel gruppo «associazioni padane» campeggia questa scritta: «Volontari verdi, l’associaizone voluta e fondata dall’onorevole Mario Borghezio». Che è tuttora il loro presidente. Nonché europarlamentare leghista.

Ronde anche a Trieste Obiettivo gli ambulantiultima modifica: 2008-10-20T12:11:00+02:00da sagittario290