Data: 10-10-2008
Raid al ‘Guacci’, estintori svuotati
È stata una serata movimentata quella di mercoledì all’interno del cortile dell’Istituto magistrale Guacci di via Calandra, finito nuovamente nel mirino dei balordi che hanno insozzato con la polvere di due estintori tutto il terzo piano dell’edificio.
Un’azione che stavolta, però, non è passata inosservata. Una guardia giurata in servizio all’interno della scuola ha infatti inseguito i quattro autori del raid, riuscendo anche a notare alcuni particolari di uno dei motorini usati per la fuga.
I fatti, secondo una prima ricostruzione. Erano da poco trascorse le 20.30 quando il dipendente di un istituto di vigilanza al quale il dirigente del Guacci, Nicola Miressi ha affidato da alcuni giorni il compito di sorvegliare la struttura durante le ore notturne, ha sentito un rumore sospetto ai piani superiori. Il vigilantes è salito velocemente al terzo piano, dove ha scoperto che i vandali, dopo aver sfondato un vetro della porta di emergenza che dà sulle scale esterne in ferro, avevano svuotato il contenuto di due estintori – non del ‘Guacci’ -, poi abbandonati nei corridoi. La guardia giurata è uscita all’esterno, senza però riuscire a bloccare i balordi – tre ragazzi ed una ragazza – che si sono infatti allontanati in sella ad alcuni scooter, tra i quali uno Scarabeo lasciato in sosta nell’adiacente parcheggio dell’Università, proprio sotto le scale utilizzate per raggiungere il terzo piano del Magistrale.
Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno sequestrato gli estintori, ed il dirigente Miressi, costretto a fare i conti per la seconda volta, dall’inizio dell’anno scolastico, con un’irruzione che, come nel caso precedente, ha determinato l’interruzione delle lezioni. L’attività didattica dovrebbe riprendere oggi dopo la pulizia straordinaria dei locali effettuata da una ditta per conto della Provincia. Sempre ieri, ancora protesta al Liceo Artistico di via Tiengo dove in tanti hanno preferito restare fuori perché, a loro dire, le aule interessate dal raid dell’altra sera non erano state pulite bene e la polvere estinguente dava fastidio alle vie respiratorie.