L’ OPINIONE … di Arduino Rossi

Mar. 30 Settembre 2008

L’ OPINIONE … di Arduino Rossi

Quanto espresso dall’ Autore necessariamente potrebbe non rispecchiare il pensiero dell’ Editore e quindi quello della stessa Redazione. 

Non sparate su Brunetta, neppure con le vignette. 

793076965.jpgLa vignetta dell’Unità su Brunetta ha fatto infuriare il ministro: la guardia giurata disoccupata, che decide di fare una visita al ministro non è piaciuta. E’ stato un invito, sotto forma di vignetta, a sparare al ministro? La redazione di Emme ha chiesto scusa, anzi si è giustificata con Staiano: “La vignetta di Biani, nelle intenzioni dell’autore e nell’interpretazione che abbiamo dato come redazione, esprimeva solo il disagio, l’indignazione e il vaneggiamento folle e non certo condivisibile, che può provocare una strabordante polemica contro supposti fannulloni, in un paese come il nostro in cui invece sta crescendo la disoccupazione.”

Quindi nessun invito all’uso delle armi e conferma Staiano: “….è il disagio profondo di una guardia giurata per la quale, il vecchio ferro, strumento del suo lavoro, sottolineava la sua attuale situazione di disoccupato.” Sinceramente, vedendo la vignetta in questione, la prima impressione e interpretazione è un invito a “fargliela pagare”, da parte di un disoccupato. Non ho capito l’umorismo di fondo, ma spesso non riesco a ridere per una certa ironia di destra, di sinistra o di centro, perché legata troppo agli interessi politici del momento, alla linea dei politici padroni di questo o di quel periodico: l’ironia deve essere spontanea, non incanalata. Tutto questo è tipico dei giullari di corte, di una delle tante corti partitiche nazionali. Ora la questione è molto delicata: è l’istigazione velata o meno velata alla violenza, in questo caso al terrorismo. Prendiamo pure per buone le risposte ufficiali, quindi usciamo dal caso in questione: è stato tutto un equivoco. Invece ci sono altri comportamenti ambigui da parte di politici, di gruppi minoritari, di persone che, in buona fede o in cattiva fede, favoriscono la violenza. E’ il problema dei cattivi maestri, ma è pure il limite che c’è tra il diritto ad esprimere le proprie opinioni e l’istigazione a delinquere. Segnare con chiarezza il confine tra queste due situazioni è importante, perché è in gioco la libertà da una parte e il fiancheggiamento al terrorismo dall’altro. La caccia alle streghe degli anni Cinquanta è un esempio di limitazione della libertà di parola, mentre l’esaltazione alla violenza degli anni Settanta è ciò che si può definire una degenerazione dell’ideologia, della critica, dell’abuso della libertà di pensiero. Chi sono i cattivi maestri? Sono tutti coloro che insegnano a odiare, con teorie più o meno sensate, che preparano la strada alla “rivoluzione”: non commettono reati, ma li favoriscono indirettamente. L’unica risposta a questi istigatori, quando esistono realmente, quando favoriscono le menti più deboli e giovani ad azioni, di cui poi si dissociano se non addirittura condannano apertamente, è la critica e l’ironia: è operazione in genere facile per certi discorsi spesso contraddittori, retorici, anacronistici. La violenza diventa per molti l’unica risposta possibile per qualcuno, come per certi bambini non troppo intelligenti con i loro coetanei: dove non arrivano le parole si passa alle mani. Quindi, ne sono certo, nessuno gli verrà in mente di prendersi un “ferro vecchio” per sparare a questo o quel ministro, indicato come il “nemico del popolo”, altro schema mentale tipico di certe ideologie estreme, esasperate: il cattivo di turno diventa il capro espiatorio da colpire. Scusate, ma cosa ha a che vedere Brunetta con la disoccupazione? Sarebbe stata almeno sensata una vignetta, con un malato autentico del pubblico impiego, infuriato per aver perso parte dello stipendio. Poteva essere utile al sarcasmo qualcosa di spiritoso su un ammalato di esaurimento nervoso, che non può uscire di casa sino alle 20 per colpa di Brunetta, per attendere la visita del medico fiscale. Poteva bastare molto meno di un disperato con pistola, per dissacrare il ministro di ferro, che qualche difettuccio ha pure lui. Non diamogli l’aureola di martire, dopo che ha battuto Lorella Cuccarini e la nostra gloriosa Raffaella Carrà per fama e popolarità. Il ministro più amato dagli italiana ci sorprenderà ancora, non temete. Ci saranno le occasioni per fare qualche sana risata.

L’ OPINIONE … di Arduino Rossiultima modifica: 2008-10-01T11:00:00+02:00da sagittario290