L’addio di Sassari a Zina “Era l’angelo del 118”

(08 ottobre 2008)

 L’addio di Sassari a Zina
“Era l’angelo del 118”

Una grande folla ha partecipato martedì ai funerali di Speranza Virdis, la dottoressa del 118 morta lunedì col vigilante Pietro Luigi Solinas dopo uno scontro sulla Sassari-Tempio. Ai funerali di Zina, come la chiamavano, c’erano la famiglia naturale e quella del lavoro. I funerali di Solinas oggi a Ploaghe dove è stato proclamato lutto cittadino

38051910.jpgSassari. «Era uno degli angeli che ogni giorno il Signore mette sulla nostra strada per darci coraggio e sostegno. Chissà quante vite ha salvato prima di dare la sua per gli altri, ma la sua giovinezza rifiorirà in Paradiso». Don Giovanni Moretti cerca di consolare una folla impietrita dal dolore. In prima fila c’è un uomo annichilito eppure costretto a farsi forza per i due figli, che gli stanno aggrappati come a uno scoglio nel mare in burrasca. Ad ascoltare le parole del sacerdote c’è tutta la grande famiglia di Speranza Virdis, la dottoressa del 118 morta lunedì insieme al vigilante Pietro Luigi Solinas in uno scontro sulla Sassari-Tempio dopo il bivio per Ploaghe. Ai funerali c’era proprio tutta la famiglia di Zina, come la chiamavano: quella naturale e quella del lavoro.

La chiesa di San Paolo ieri era troppo piccola per accogliere la folla arrivata per dare l’ultimo saluto a Speranza Virdis. C’erano i suoi colleghi della postazione 118 di Tempio, dove Zina era diretta al momento del terrificante scontro. Erano tutti in divisa e sull’attenti, come soldati di un esercito che piange un proprio caduto. Ma c’erano, in mezzo alla folla di amici dei suoi numerosi fratelli, anche rappresentanti delle postazioni del 118 di mezza Sardegna. E Piero Delogu, il direttore di centrale che lunedì è stato tra i primi ad arrivare sul luogo della disgrazia. Ma non è voluto mancare neppure il sindaco Granfranco Ganau, che il 118 lo ha fondato e che con Zina aveva lavorato a lungo prima di dedicarsi alla politica. Commovente la compostezza con cui Alessandro ed Elena, i figli di Speranza Virdis, hanno affrontato la prova più difficile per un bambino. I piccoli hanno ascoltato tutta la messa in silenzio, stretti al loro papà Mauro Sanna che ha vacillato solo quando il sacerdote ha ricordato la passione, la generosità, la dolcezza di sua moglie. Un amore nato sui banchi di scuola, quello tra Zina e Mauro, e continuato rafforzandosi in una famiglia grande bella e solare che ieri ha conosciuto la solidarietà di tutta una città.

Storditi per le emozioni vissute in poche ore, i familiari di Speranza Virdis hanno evitato il rito delle condoglianze. I figli e gli anziani genitori della dottoressa non avrebbero retto alla prova e la gente ha capito, aspettando in silenzio che Zina partisse per il suo ultimo viaggio sfiorando le tante ambulanze parcheggiate nei pressi della chiesa.

Oggi a Ploaghe si consumerà il rito dell’ultimo saluto a Pietro Luigi Solinas, 50 anni, il vigilantes morto nello scontro tra il suo furgone blindato e la Opel Zafira guidata dalla dottoressa Virdis. Saranno le perizie a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, ma dalle prime testimonianze acquisite dalla Polizia stradale sembra che a provocare lo scontro sia stato uno sbandamento improvviso dell’auto condotta dal medico. La notizia della morte del vigilantes ha provocato profonda commozione a Ploaghe. Il sindaco Francesco Baule ha proclamato il lutto cittadino per onorare la memoria di «un onesto lavoratore, padre di famiglia e cittadino esemplare». Intanto, ieri Giovanni Raffatellu, 48 anni, di Tissi, il collega di Solinas rimasto ferito nello scontro, è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico per la rimozione di un ematoma cerebrale. La prognosi resta riservata e le sue condizioni gravi, ma i medici sperano di salvarlo.

L’addio di Sassari a Zina “Era l’angelo del 118”ultima modifica: 2008-10-09T12:10:00+02:00da sagittario290