Greenpeace, assalto alla Lanterna

(27 ottobre 2008)

Blitz contro la centrale

Greenpeace, assalto alla Lanterna

Giuseppe Filetto

L´attacco scattato alle 10 dalla rompighiaccio ormeggiata all´Expò
Ma gli uomini Enel: “Andate a lavorare”

greenpeace.jpgColti di sorpresa da una triplice azione dimostrativa di Greenpeace, contro l´utilizzo del carbone: dal custode della Lanterna ai vigilantes della centrale dell´Enel; anche la Capitaneria di Porto, che non ha potuto fare nulla contro i quattro in tuta bianca, che hanno pitturato la nave carboniera “Aristea M.”. Il triplice blitz, secondo quanto raccontano gli stessi ambientalisti, è iniziato ieri alle 10, quando dalla rompighiaccio “Artic Sunrice”, dal 21 ottobre ormeggiata ai Magazzini del Cotone, sono scesi undici attivisti, tutti giovani, sette uomini e quattro donne. Quattro sono saliti su due gommoni, diretti al Terminal Rinfuse; tre via terra hanno raggiunto la Lanterna, hanno pagato il biglietto di ingresso e si sono appostati sul terrazzo; quattro non si sa come si sono introdotti dentro la Centrale Enel, peraltro ritenuta obiettivo sensibile. Tutti hanno atteso l´ora X ed alle 11 e mezza sono scattate le tre distinte operazioni. Dal terrazzo della Lanterna due climber si sono calati ed hanno srotolato lo striscione “Enel chiudi la centrale”. Qui sono rimasti appesi fino all´una, sfidando le raffiche di vento. Contemporaneamente, altri due “scalatori” sono scesi sulla facciata della centrale, armati di compressori che spruzzano vernice, hanno scritto “Clima killer”, accusando l´ente di non abbandonare l´utilizzo di carbone. In mare, sulla fiancata della nave hanno tracciato “Enel quit coal” e “No carbone”. Pochi minuti dopo sono stati raggiunti dalla Polmare e dalla Capitaneria di Porto. Invitati a desistere, senza alcuna resistenza, sono stati identificati e rilasciati. Per ora solo una segnalazione alla Procura e contro di loro si procederà soltanto in presenza di querela da parte di Enel. «Rimane l´atto grave di essere penetrati dentro un obiettivo sensibile», lamenta Gino Bertazzoni, capo della Sezione Esercizio. «Con il mondo in una crisi climatica irreversibile, è inaccettabile una centrale a carbone del �28», critica Francesco Tedesco, di Greenpeace. Secondo i pacifisti verdi «oggi la Liguria, con 3 impianti, è uno dei maggiori poli di utilizzo del carbone in Italia». Franco Zunino, assessore regionale all´Ambiente, ammette che l´azione riporta l´attenzione su questo problema. I tre assalti sono stati seguiti da una pronta risposta dei 40 dipendenti Enel ieri in servizio. Sulla scritta nera hanno srotolato tre striscioni: “Andate a lavorare”, “Quit Greenpeace” e “Basta ecoballe”.

Greenpeace, assalto alla Lanternaultima modifica: 2008-10-28T11:00:00+01:00da sagittario290