Bologna, assaltarono portavalori: tre arresti e cinque indagati

Emilia Romagna 

Identificati tramite il dna estratto da un capello di uno dei malviventi

Bologna, assaltarono portavalori: tre arresti e cinque indagati

Tra gli inquisiti il capo scorta del furgone blindato ritenuto dagli inquirenti ‘la talpa’ che ha fornito ai banditi tutte le indicazioni per la riuscita del colpo

in_manette2--200x150.jpgBologna, 30 ott. – (Adnkronos) – Il dna estratto da un capello ha permesso ai carabinieri del reparto operativo di Bologna di arrestare gli autori dell’assalto a un portavalori avvenuto il 17 dicembre scorso che ha fruttato un bottino di circa 400mila euro. In carcere su esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, chieste dal pm della Procura felsinea Stefano Orsi e concesse dal gip Valentina Tecilla, sono finiti Ferdinando Valenti, bolognese di 41 anni, gia’ noto alle forze dell’ordine, gia’ arrestato nel 2004 per aver sparato al socio con cui gestiva un locale di Bazzano, comune in provincia di Bologna, al culmine di una lite; Maximilian Mariller, nato in Svizzera, 32 anni, gia’ noto alle forze dell’ordine, gia’ arrestato in passato per rapina e sempre grazie al dna estrapolato da un suo capello come in questa circostanza; Sebastiano Corso bolognese di 31 anni, anch’egli noto per reati contro il patrimonio. Tutti tre sono residenti nel quartiere Barca di Bologna.

I tre sono accusati di rapina aggravata, furto, ricettazione, riciclaggio e possesso di materiale esplodente. Sono sospettati di aver messo a segno altri colpi tra cui l’assalto allo sportello bancomat della banca Carisbo di Baricella dell’11 aprile scorso. Il colpo non e’ riuscito ma l’esplosione ha provocato gravissimi danni alla banca e al palazzo in cui la banca era situata. Si parla di danni per circa 200mila euro.

Nell’operazione denominata ‘Tachiti’, dal motivo dei ‘Fichi d’India’, che cantavano speso gli arrestati, sono indagate altre cinque persone che devono rispondere di favoreggiamento e concorso. Sono tutti accusati di aver aiutato i tre a mettere a segno i loro colpi. In particolare un pregiudicato di Rimini a cui la banda si rivolgeva per avere auto e targhe rubate. Un altro indagato e’ il capo scorta del furgone blindato della societa’ ‘Ronda’ assaltato nel dicembre scorso.

Secondo gli inquirenti lui e’ la talpa che ha fornito ai banditi tutte le indicazioni per la riuscita del colpo. Da quattro mesi l’uomo non lavora piu’ come guardia giurata. Alle 7 del mattino del 17 dicembre scorso i banditi a bordo di una Bmw di colore scuro bloccarono il furgone blindato nei pressi del supermercato Coop di via della Barca, alla periferia del capoluogo emiliano.

I banditi sotto la minaccia delle armi costrinsero il capo scorta (poi risultato loro complice) e l’autista del furgone a seguire il Bmw fino in via Masetti a Casalecchio di Reno, a pochi chilometri da dove era avvenuto l’assalto. Li’ i banditi legarono le due guardie giurate, si impossessarono delle loro armi e poi scapparono con un bottino di poco superiore ai 417mila euro. Il giorno dopo a Casalecchio venne ritrovata la Bmw usata per la fuga. I carabinieri del Ris sono riusciti a raccogliere alcune tracce biologiche tra cui un capello da cui hanno ricavato il dna di Mariller. Da li’ e’ stato semplice ricostruire le amicizie e i movimenti del 32enne giungendo cosi’ ai suoi due complici. Le intercettazioni e i pedinamenti hanno poi fatto il resto riuscendo anche a dare un nome ai complici, tra cui la guardia giurata, che ha fornito ausilio al gruppo criminale.

Non sono state trovate ne’ le armi usate per la rapina, ne’ ovviamente il bottino. I carabinieri hanno poi accettato che in alcune circostanze il gruppo usava rubare direttamente le auto poi impiegate nelle rapine. In qualche circostanza si recavano al mattino presso alcuni autoconcessionari fingendosi interessati all’acquisto poi durante la prova si impossessavano delle chiavi della vettura e la notte tornavano per rubarla. In mattinata oltre agli arresti sono state eseguite 15 perquisizioni.

Bologna, assaltarono portavalori: tre arresti e cinque indagatiultima modifica: 2008-10-31T11:30:00+01:00da sagittario290