6 ottobre 2008 – 22.52
Bandti armati bloccano A14, poi si danno alla fuga
CESENA – Tentato assalto armato a portavalori. Un commando, sulla A14, tra i caselli di Rimini Nord e Cesena, ha colpito a vuoto nel calar della serata di lunedì. Secondo le prime informazioni, ancora frammentarie, i banditi hanno agito con l’ausilio di armi da fuoco del tipo fucili M12, bloccando la circolazione stradale su uno dei due sensi di marcia. Prima di fuggire in direzione Nord, si sono assicurati di aver sottratto le chiavi a tutti gli automobilisti coinvolti.
COLPO A VUOTO O ‘ESERCITAZIONE’? – Il colpo è andato a vuoto. I furgoni portavalori, infatti, erano rientrati tutti a destinazione. Ma non è escluso che si sia trattata di un’esercitazione per una rapina analoga magari da mettere in atto in un’altra occasione. L’episodio si è verificato poco prima delle 19, al chilometro 109 nord all’altezza di Santangelo di Gatteo. I banditi hanno prima di tutto fatto intraversare a ‘V’ due camion per bloccare il traffico. Il commando hanno tirato fuori diverse armi da fuoco, ma senza sparare. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
RICERCHE – Polizia e Carabinieri si sono immediatamente attivati nelle ricerche di un Alfa Romeo 164 scura che aveva un lampeggiante a bordo del quale vi sarebbero state almeno quattro persone. Le pattuglie del Radiomobile hanno setacciato l’area circostante l’autostrada A14, ed in particolare le aree di servizio e quelle di campagna. Mentre Polizia Autostradale e Volanti sono impegnate lungo il perimetro autostradale. L’A14 è stata temporaneamente chiusa in ingresso ed uscita al traffico tra Castel San Pietro e Rimini Nord.
PRECEDENTI – L’ultimo agguato in A14 risale allo scorso primo luglio, nel tratto di autostrada tra Castel San Pietro a Bologna. Nell’occasione una decina di banditi diedero fuoco ad una Mercedes per bloccare l’autostrada. Dopo aver assalto due portavalori, sparando diversi colpi d’arma da fuoco, sono fuggiti via dopo aver dato alle fiamme tre auto. Un simile attacco era stato compiuto anche il 9 giugno tra Brescia e Milano. Anche in quel caso i banditi, kalashnikov in mano, hanno puntano un portavalori che trasportava i soldi degli incassi dei supermercati. In quella circostanza il bottino fu di un milione di euro.