Test rubati all’Ateneo. Finisce in manette il secondo dipendente

Data: 23 settembre 2008

Test rubati all’Ateneo. Finisce in manette il secondo dipendente

1127528423.jpgUn secondo arresto e almeno altre tre persone iscritte nel registro degli indagati. Clamorosi sviluppi nell’inchiesta sul furto dei plichi contenenti i test per l’ammissione nell’anno accademico 2007/2008 ai corsi a numero chiuso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria dell’Università Magna Græcia. In manette, ieri mattina, è finito Antonio Cuteri, catanzarese di quarant’anni, assistente tecnico dell’Ateneo addetto alle aule di Medicina. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale che, agli ordine del maggiore Giorgio Naselli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Abigail Mellace su richiesta dei sostituti procuratori Salvatore Curcio e Paolo Petrolo.

Sul capo di Cuteri pende l’accusa di furto aggravato in concorso. Secondo la Procura, il dipendente dell’Ateneo avrebbe agito insieme ad un altro collega finito in manette già nelle scorse settimane, il 40enne Walter Mancuso, impiegato come addetto alla manutenzione delle aule. Secondo l’accusa i due avrebbero aperto i plichi contenenti le domande prima della consegna ai candidati e portato via il contenuto, favorendo così – sarebbe l’ipotesi della Procura – eventuali aspiranti all’accesso ai corsi a numero chiuso. In quest’ottica le indagini sono ancora in corso. Nel registro degli indagati sarebbero stati iscritti almeno due candidati, che potrebbero aver ricevuto le domande “di prima mano”. E con loro anche una guardia giurata, sulla quale pende il sospetto di aver favorito la presunta intrusione furtiva.

Lo scandalo dei test truccati scoppiò nei primi giorni di settembre del 2007. Le prove “incriminate” si svolsero il 4, 5 e 6 settembre. Immediatamente il rettore dell’Università , Francesco Saverio Costanzo, e il preside di Medicina, Giovanbattista De Sarro, si accorsero della manomissione dei plichi e denunciarono l’accaduto alla Procura della Repubblica, che portò successivamente all’annullamento e alla ripetizione delle prove scritte. Istantaneo l’intervento dei carabinieri, che acquisirono subito il materiale utile a smascherare i responsabili. Le indagini hanno così portato gli investigatori a percorrere a ritroso il percorso delle buste sigillate che, partite dall’istituto Cineca di Bologna, arrivarono nel giro di ventiquattr’ore a Catanzaro. Verificata la correttezza delle procedure in Emilia Romagna, si è puntata quindi l’attenzione su quanto accaduto in Calabria; i plichi, consegnati dall’Ateneo Magna Græcia e sottoposti a sequestro giudiziario, furono inviati per esami di laboratorio al Ris di Messina. Ed è stato attraverso un’impronta digitale che i carabinieri sono riusciti a individuare Mancuso: sul plico successivo a uno di quelli rubati gli investigatori hanno trovato la traccia biologica del contrattista a tempo determinato. Sviluppi investigativi hanno portato gli inquirenti fino al presunto complice arrestato ieri.

Giuseppe Lo Re

da gazzettadelsud.it 

Test rubati all’Ateneo. Finisce in manette il secondo dipendenteultima modifica: 2008-09-24T11:10:00+02:00da sagittario290