La sicurezza dei Mondiali passa da “Cobra”

Venerdi 26 Settembre 2008

Busto Arsizio – Di notte, soprattutto, e di giorno l’occhio vigile delle guardie giurate e una centrale operativa con sede a Busto Arsizio, vigilano sui punti sensibili della manifestazione
La sicurezza dei Mondiali passa da “Cobra”

1989653825.jpgLa sicurezza dei Mondiali di ciclismo  di Varese passa anche per la sala operativa della Cobra (nella fotoa sin.). Schermi e computer rimbalzano immagini di posti anche lontani ma il vero fulcro dell’attività di questi giorni è sulle strade dei Mondiali dove sono impegnate venti guardie giurate e 3-4 auto che girano, a guardia, nelle ore notturne, del cycling stadium e delle costossissime apparecchiature installate al suo interno. A confermare l’importanza del lavoro è Francesco Ziliani, amministratore delegato di Cobra automotive:«L’impegno messo in campo per questi Mondiali di ciclismo è grande – spiega – anche se il ciclismo, fortunatamente, non è uno sport che crea tensioni come il calcio, ad esempio, dunque il nostro lavoro è più importante di notte, quando c’è da sorvegliare le apparecchiature delle televisioni dentro e fuori il cycling stadium, i maxi-schermi, i capannoni del World Village».

Come funziona la sicurezza di Cobra è presto detto, come spiega Paolo Deserti, responsabile della centrale operativa: «Le guardie giurate segnalano alla centrale operativa le cose che non vanno e tengono d’occhio la situazione – spiega Deserti – mentre noi, da qui, inoltriamo l’allarme alle pattuglie delle forze dell’ordine e coordiniamo le nostre guardie in supporto». Durante il giorno, invece, il lavoro è molto più semplice grazie anche alla civiltà dei tifosi del ciclismo e il lavoro si concentra sulla gestione dei flussi di persone. L’unico momento di “tensione”, dall’inizio della manifestazione iridata lo si è avuto la sera dell’inaugurazione a causa del troppo pubblico affluito all’Ippodromo. Per domenica, invece, è previsto un rafforzamento dei sistemi di sicurezza e del personale in previsione dei 400 mila tifosi che saranno presenti in città.
La Cobra è entrata all’ultimo momento, dopo che la società svizzera alla quale era stata appaltata la gestione della sicurezza è stata esclusa a causa di un articolo del testo unico sulla pubblica sicurezza che vieta, all’interno di una provincia, l’utilizzo di addetti al di fuori del territorio provinciale, come conferma lo stesso Ad Ziliani: «Si tratta di una vecchia norma che risale all’epoca fascista – spiega – è assurda e si preme per cambiarla. Basti pensare che fino a dieci anni fa non potevamo seguire i nostri mezzi porta-valori, col gsm, oltre i confini della provincia». La vecchia norma a volte favorisce, raramente, altre volte penalizza le società che si occupano di sicurezza. Cobra, comunque, è una realtà di grande rilievo a livello nazionale con 60 mila clienti e internazionale, 90 mila nel mondo. Grazie alla fusione con Eurosat è diventata leader nel settore della sicurezza a 360 gradi dall’anti-furto per la casa e l’auto fino alla vigilanza. La società, infatti, ha 800 dipendenti e un fatturato da 116 milioni di euro. La sicurezza dei Mondiali è in buone mani.

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