GIALLO E NERO

SPECIALE

Settembre 2008

Sono storie del passato e del presente che solo a raccontarle mettono paura. I casi irrisolti, i misteri della Repubblica, la cronaca nera raccontata come fosse un romanzo.
Giallo e nero di Daniele Biacchessi é in onda ogni domenica, dal 19 settembre, alle 7.45.

IL CASO BILANCIA

16 ottobre 1997 – 6 maggio 1998. Poco meno di sette mesi.. Corre lungo queste date la carriera criminale di Donato Bilancia, tra i più feroci serial killer italiani, condannato dalla Corte d’Assise di Genova a 13 ergastoli e 28 anni di reclusione.17 delitti senza apparente motivo, con un’unica ragione di fondo: la vendetta. Lungo questo movente, generico si è mossa la confessione di Donato Bilancia, avvalorata dal PM, Enrico Zucca. E solo nella vendetta starebbe la spiegazione ufficiale di una vicenda che ha segnato di orrore, paura e morte in Liguria.

Eppure non può essere così: la storia d i Donato Bilancia non si può ricondurre solo ad un pur feroce proposito di vendetta. Certo, il motivo scatenante è proprio questo: l’omicidio di Giorgio Centenaro e il duplice assassinio di Maurizio Parenti e Carla Scotto (i primi tre delitti commessi da Bilancia) nascono dalla volontà di Bilancia di volersi rifare dagli inganni subiti ai tavoli da gioco. Ma nella lunga scia di sangue lasciata da Bilancia si intravedono in controluce troppe storie ancora difficili da spiegare. Diversi sono i comportamenti del killer: prima compie tre delitti mosso solo da una accecata vendetta, poi prosegue con una serie di omicidi nei confronti di prostitute caricate per strada, quindi uccide, per rapina, due cambiavalute e un benzinaio e alla fine colpisce due donne sconosciute, incontrate sul treno.

Ci sono poi le zone d’ombra: difficile accettare – per l’omicidio del metronotte Giorgio Canu – la motivazione di un vecchio rancore provato da Bilancia verso gli agenti notturni. Così come è difficile immaginare Bilancia, da solo, in almeno tre delitti: ancora quello del metronotte e prima ancora nel duplice omicidio Parenti e Scotto. Per i magistrati la confessione è da considerarsi comunque esauriente, Chi è allora Walter, come Donato Bilancia era chiamato dagli amici? Un ladro gentiluomo, come lui stesso amava definirsi? Oppure frequentatore assiduo del sottobosco notturno genovese? Quali sono dunque i buchi neri nel caso di Donato Bilancia. Il nostro corrispondente da Genova Andrea Ferro

Luciano Cavenago, perito balistico, l’unico che parlò di un serial-killer

cura di Daniele Biacchessi

GIALLO E NEROultima modifica: 2008-09-06T12:01:00+02:00da sagittario290