Colpo grosso dei finti carabinieri


CRONACHE

1/9/2008 (7:39) – BIELLA, RUBATI GLI INCASSI DEI SUPERMERCATI DELLA ZONA

Colpo grosso dei finti carabinieri

Rapina da record nel caveau della Mondialpol: il commando fugge con 12 milioni

GIUSEPPE BUFFA

BIELLA

693738553.jpgTelecamere, sistemi d’allarme, guardie giurate. Un bunker ben difeso, beffato e violato da sei banditi, firmando un colpo grosso: 12 milioni di euro, soffiati alla sede di Vigliano Biellese della Mondialpol. E’ successo ieri alle 8. Il commando si era preparato bene: gli apripista sono stati due rapinatori vestiti da carabinieri. Sono riusciti a entrare grazie alla divisa, e i quattro complici li hanno seguiti con tute da meccanico e casco integrale.

Il film della rapina è un cortometraggio, dura dieci minuti al massimo. Al pianterreno del palazzotto, a forma di parallelepipedo, ci sono due vigilantes: quelli che fanno scattare la serratura. Non hanno nemmeno il tempo di capire che i carabinieri non sono carabinieri e si trovano una pistola puntata addosso.

Verso la cassaforte
Vengono immobilizzati, disarmati, legati. Poi il commando scende nel seminterrato, dove ci sono le casseforti e un sacco di soldi. Trovano però anche una terza guardia armata e sei donne. Sono le impiegate di una cooperativa che lavorano in «sala conta», cioè la zona dove le banconote vengono divise in mazzette per poi essere portate alle filiali delle banche. Il denaro è solo di passaggio: arriva dalle casse continue e dai supermercati, clienti della Mondialpol. Viene raccolto dai furgoni blindati e portato in sede, per poi tornare fuori sui furgoni blindati.
I banditi sono in sei, nel sotterraneo ci sono sette persone.

Non è difficile immobilizzarle tutte, disarmare la guardia e arraffare i soldi: molto denaro è fuori, ma ce n’è altro nella cassaforte, che il vigilante viene costretto ad aprire. Poi è il momento della fuga. Il commando risale in fretta, carico di pacchi e buste di denaro. L’allarme è scattato, ma sul piazzale ci sono un furgone e un’auto, pronti per scappare. Sono i due mezzi che la banda ha rubato per arrivare a Vigliano, un paese poco distante da Biella. La banda ruba anche una vettura della Mondialpol, che ieri sera non era ancora stata ritrovata. Il furgone e l’auto, invece, vengono abbandonati a Balocco e a Carisio, dove ci sono due caselli dell’autostrada. Chiaro segno che la direzione presa è quella di Milano.

Gli elicotteri
La polizia, nel frattempo, si è mobilitata. Il capo della squadra mobile, Maria Assunta Ghizzoni, fa scattare il piano anti-rapina, e sui cieli di Biella, poco dopo, si vedono due elicotteri: uno della polizia, l’altro dei carabinieri, arrivato dalla base di Volpiano. Per tutta la mattinata sorvolano la provincia a bassa quota, alla ricerca di qualche traccia.

L’auto e il furgone vengono trovati in fretta, e vengono passati al setaccio gli uomini della polizia scientifica di Biella e di Torino. Al momento dell’assalto i rapinatori portavano guanti di lattice, per evitare di lasciare impronte. Gli investigatori sperano comunque che il commando abbia fatto qualche leggerezza.

Intanto, nella sede di Vigliano, i commissari Ghizzoni, Penta e Daniello (nuovo capo dell’Anticrimine di Biella) interrogano le guardie e le sei donne, per ricostruire ogni istante del blitz. Poi ci sono i filmati da esaminare, le impronte (eventuali) da rilevare, e magari qualche traccia lasciata dai rapinatori.

Maria Assunta Ghizzoni è laconica: «Stiamo indagando, senza tralasciare alcuna ipotesi». Probabilmente neanche quella di un «basista», o comunque di qualcuno che, all’interno del commando, conosca molto bene l’ambiente.

La sede Mondialpol di Biella, a quanto si è appreso, non fa parte del gruppo Mondialpol «ufficiale». Ieri pomeriggio, dalla Lombardia, spiegavano che i loro distaccamenti sono a Novara, a Verbania, a Terni, perfino a Sassari. Ma a Vigliano no: «La proprietà è passata di mano qualche tempo fa».

Colpo grosso dei finti carabinieriultima modifica: 2008-09-02T11:39:00+02:00da sagittario290