Un ex consigliere comunale di An e il fratello sono finiti in manette

Edizione CIRC_SU2

01/08/2008

Un ex consigliere comunale di An e il fratello sono finiti in manette

524966942.jpgGELSOMINA MAIELLO Cercola. Un ex consigliere comunale di An, il fratello che esercita l’attività di mago e il titolare di uno dei più famosi locali di Riccione (il Green Bar) sono finiti in manette con le accuse di essere, i primi due gli esecutori materiali di attentati intimidatori, e il terzo il mandante delle minacce a un avvocato riminese legale dei proprietari del locale da sfrattare. Sergio D’Ambrosio (40 anni), consigliere comunale a Cercola dal giugno a ottobre del 2007, suo fratello Ciro (47 anni), «operatore dell’occulto» nella cittadina vesuviana, entrambi con precedenti penali, sono accusati di tentata estorsione in concorso, esplosione pericolosa in luogo pubblico, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e danneggiamento. I due avrebbero messo in atto le intimidazioni su mandato di Salvatore Castaldo (40 anni), titolare del Green Bar in viale Ceccarini a Riccione, arrestato proprio mentre si trovava con Sergio D’Ambrosio nei pressi del casello autostradale della località turistica romagnola. Il mago, invece, è stato fermato dai militari di Riccione, in collaborazione con i colleghi della tenenza di Cercola guidati dal tenente Vito Ingrosso, nella cittadina vesuviana mentre, a bordo della sua auto, era diretto a Napoli. L’avvocato Franco Marcolini avrebbe dovuto notificare un’ordinanza di sfratto a Castaldo, che però con l’aiuto dei due fratelli, avrebbe più volte minacciato sia il legale che la sua famiglia per poter ottenere una transazione favorevole. Le minacce hanno raggiunto il culmine dieci giorni fa, con l’esplosione di quattro colpi di pistola contro un negozio di calzature a Cattolica, di proprietà della moglie di Marcolini. Le indagini erano state avviate lo scorso mese di giugno, in seguito all’incendio dell’auto di un figlio dell’avvocato, e dell’esplosione, solo alcuni giorni dopo, di un potente fuoco d’artificio davanti al negozio di calzature. Gli atti intimidatori, secondo la procura riminese, sarebbero serviti a Castaldo per costringere l’avvocato di fiducia dei proprietari della struttura del Green Bar, a non notificare l’ordinanza di sfratto disposta dal tribunale civile di Rimini per morosità nei pagamenti dell’affitto. I carabinieri, che hanno compiuto gli arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Rimini, durante alcune perquisizioni hanno anche sequestrato una lettera minatoria indirizzata al legale con una richiesta estorsiva di mezzo milione di euro. Sono stati trovati anche fuochi pirotecnici ed una pistola calibro 9, legalmente detenuta da una GUARDIA GIURATA, che è stata denunciata per favoreggiamento ed omessa custodia. L’arma, secondo gli inquirenti, potrebbe essere quella utilizzata dai D’Ambrosio per sparare contro il negozio di calzature. Secondo quanto risulta ai carabinieri, l’ex consigliere comunale e Castaldo erano stati due giorni a Cercola, per poi fare rientro a Riccione: ma al casello autostradale sono stati bloccati dai militari. Sergio D’Ambrosio, inoltre, anche alle ultime amministrative si era candidato, questa volta nelle liste dell’Udc che, però, non ha ottenuto alcun rappresentante in consiglio comunale. Da qualche mese il 40enne aveva lasciato il paese vesuviano per trasferirsi a Riccione, dove, secondo gli inquirenti, avrebbe cominciato a frequentare Castaldo con una certa regolarità: sarebbe stato visto più volte seduto ai tavolini del Green Bar, spesso in compagnia del titolare. Il fratello Ciro, invece, continuava a svolgere anche la propria attività di mago a Cercola.

Articolo Corriere di Romagna

Un ex consigliere comunale di An e il fratello sono finiti in manetteultima modifica: 2008-08-02T10:30:00+02:00da sagittario290