Venerdì 15 Agosto 2008
L’OMICIDIO DI RONZO. Ex guardia giurata, abitava a Castelnuovo
Uccise la moglie, prende 20 anni
L’omicidio un anno fa in Trentino Rimasero feriti anche il figlio e il cognato
È di venti anni la condanna inflitta con rito abbreviato dal Gip Michele Cuccaro all’ex guardia giurata Claudio Soresinetti, di 51 anni, di Cremona, accusato di omicidio volontario per la morte della moglie Aurelija Panku, una donna serba di 38 anni, e il ferimento del figlio di sei anni e del cognato Preda Viorel.
L’episodio di sangue avvenne la sera del 13 agosto 2007 a Ronzo Chienis, in Val di Gresta, dove l’ex guardia giurata, che ultimamente lavorava a Castelnuovo come camionista, si era recata per cercare di recuperare il rapporto con la moglie da cui era separato. I due si erano conosciuti a Verona nel 1995 e si erano sposati nel 2001. Dopo la tragica vicenda dell’anno scorso, Aurelija Paunku è stata sepolta nel cimitero di Ponton.
L’episodio che costò la vita alla donna culminò nel pomeriggio di un anno fa. Dopo aver trascorso assieme alcune ore facendo compere (in quell’occasione spese 2.000 euro), in compagnia anche del cognato, Soresinetti risalì la sera nel paese trentino ma non venne accettato in casa. Ci fu una discussione con il cognato e uccise quindi la moglie, ferendo figlio e cognato con la pistola.
Il pm De Angelis aveva chiesto per l’imputato la condanna all’ergastolo. Cinque le aggravanti contestate: l’aver agito contro un congiunto e un discendente (il figlio), l’uso dell’arma, i futili motivi e la premeditazione. L’imputato aveva più volte affermato che quella la sera risalì a Ronzo per riprendersi la carta d’identità dimenticata. Il cognato lo affrontò. Soresinetti estrasse la pistola e venne colpito alla mano con un bastone. Furono quindi deviati i colpi che poi colpirono moglie e figlio. Versione non accettata dall’accusa che lo ha sempre accusato di omicidio volontario. Tesi accolta dal gip Cuccaro.