Sceriffi e guide griffate: rivoluzione Pompei

13 agosto 2008

La «cura» per il sito archeologico

Sceriffi e guide griffate: rivoluzione Pompei

Il neocommissario Profili: «Dobbiamo mettere ordine negli Scavi» Guide ufficiali in divisa Kiton per distinguersi dagli abusivi

176310039.jpgPOMPEI — Vigilantes privati armati di pistola presidieranno i tre varchi d’accesso a Pompei, Porta Anfiteatro, porta Marina e l’Esedra di Villa dei Misteri. Il prefetto Renato Profili – neocommissario del sito – prende di petto il problema della sicurezza degli Scavi e del patrimonio archeologico e, con il consenso del ministro Bondi, che l’aveva annunciata nel corso della recente visita a Pompei, e dell’assessore regionale Velardi, decide che a vegliare sulla sicurezza dei visitatori degli Scavi sarà una task force privata che come mission avrà quella di fare di più e di meglio di quanto (non) hanno fatto i dipendenti della Soprintendenza.

«RUGGINE» – «Stiamo togliendo la ruggine che si era accumulata in tutti gli ingranaggi — dice il commissario Renato Profili — e in pochi mesi contiamo di mettere a regime l’intera organizzazione. I settori nei quali intervenire li abbiamo individuati, queste riunioni servono ad accelerare la fase esecutiva». Il poliziotto privato, armato di tutto punto però non fa bene alla vista. «L’impiego dei vigilantes non è da intendere come una misura repressiva — dice ancora Profili — la loro presenza servirà piuttosto a mettere ordine là dove dominava il caos e, quindi, la cattiva coscienza ». Nonostante le assicurazioni del manager di Stato, però, è fuor di dubbio che la decisione di avvalersi della polizia privata rappresenti una svolta che si porterà dietro forti strascichi polemici perché i sindacati sicuramente avranno da obiettare sulla decisione che è stata assunta nella mattinata di martedì 12 nel corso di un incontro nell’ufficio del commissario al quale, con una rappresentanza delle guide, ha partecipato attivamente anche l’assessore Velardi che ha concordato su questa e su altre decisioni non meno importanti.

GUIDE IN DIVISA – Cominciamo dalla più frivola ma non per questo meno significativa: le guide ufficiali l’aggettivo qualificativo è d’obbligo per la massiccia presenza di abusivi ai cancelli degli scavi – vestiranno una divisa disegnata dagli stilisti di Kiton che vestono i vip di tutto il mondo, dai reali d’Inghilterra ai divi di Hollywood. Lavorando di ago e di forbici in una sartoria ultramoderna che, però, ricalca la bottega tradizionale. «Abbiamo scelto una griffe internazionale — commenta Claudio Velardi — perché un monumento del prestigio di Pompei deve presentarsi agli ospiti con una immagine all’altezza della sua importanza». Sulla stessa linea anche il giudizio del presidente degli agenti di viaggio, Ettore Cucari, per il quale «questi provvedimenti se sollecitamente attuati contribuiranno a ridare un minimo di dignità e di decoro al territorio degli scavi. Riaccendere i riflettori su Pompei da troppi anni abbandonata a se stessa è molto importante perchè questa è una risorsa che non conosce momenti di crisi ed è fondamentale per la nostra bilancia turistica».

GAZEBO – La notizia delle divise griffate mette tutti di buon umore e le guide hanno preso la palla al balzo per chiedere, ed ottenere, che ai turisiti venga garantita una accoglienza costante e soprattutto non episodica. All’ingresso dei cancelli verranno sistemati dei gazebo che funzionerano da info-point: i visitatori potranno prenotare le guide e i prezzi saranno quelli uguali per tutti. Si porrà fine, insomma, al poco edificante mercato della contrattazione singola che si conclude puntualmente a danno del turista. All’interno dei gazebo lavoreranno — ed anche questa è una novità assoluta — i dipendenti dell’Azienda di Cura e soggiorno pompeiana che sono privi di incarichi da quando il loro ufficio è stato azzerato dalla «cura Velardi».

FONTANINE – Gli effetti del nuovo corso, intanto, cominciano a farsi sentire. I turisti, come dimostrano le foto, hanno molto gradito l’entrata in funzione delle 17 fontanine e dei nuovi servizi igienici. Almeno in attesa che si possa nuovamente disporre di un punto di ristoro e, soprattutto, di due ristoranti dopo l’annullamento, per colpa, del contratto con il precedente gestore. Un ristorante sorgerà nel vecchio locale ristrutturato, il secondo sarà realizzato in via dell’Abbondanza nella «Casina dell’Aquila» che piace molto, e a ragione, al Commissario che, al termine dell’incontro, non nasconde la sua soddisfazione: «C’è voglia di collaborare e sono sicuro che con questo spirito faremo molta strada insieme. E riusciremo a riaprire con sollecitudine ai visitatori le domus – case e ville – chiuse da troppi anni, nonostante siano state restaurate e sono, quindi, visitabili». In questo clima anche la burocrazia interna lavora con più lena. Le gare per gli appalti dei punti di ristoro sono partite insieme a quella per i vigilantes e l’iter dovrebbe concludersi in pochi mesi. «Vi do appuntamento a settembre, conclude il commissario rivolgendosi ai giornalisti, e sarò felice di ospitarvi nella Casina dell’Aquila che è un gioiello che pochi conoscono».

Carlo Franco

Sceriffi e guide griffate: rivoluzione Pompeiultima modifica: 2008-08-14T11:20:00+02:00da sagittario290