Edizione SALERNO
08/08/2008
EBOLI. AL PRONTO SOCCORSO
Rissa tra agenzie funebri per un’anziana moribonda
Eboli. Urla e insulti al pronto soccorso, paziente contesa dai “volontari” delle agenzie funebri, prima ancora di morire. I dipendenti di alcune croci private sono i protagonisti della mattinata ospedaliera movimentata. Intorno alle 10, al pronto soccorso di Eboli, è giunta l’ambulanza. A bordo, c’era una donna anziana. Le sue condizioni di salute non erano delle migliori. I sanitari del 118 hanno affidato la donna ai medici del pronto soccorso. Accanto alla donna anziana sono rimasti alcuni familiari. Tra un primo approssimativo esame e una diagnosi riassuntiva dei problemi della paziente, nell’area del pronto soccorso riservata ai malati e ai medici, si sono infilati due volontari di altrettante croci private. Vestiti di tutto punto, con i richiami telefonici sul petto, i nomi delle rispettive aziende, il simbolo aziendale bene in vista, un sorriso composto, una disponibilità accorata, i due volontari avversari avrebbero avvicinato un familiare della signora anziana. L’approccio classico, con tanto di bigliettino da visita, qualora la signora muoia. I familiari indignati hanno iniziato a protestare. Nella contestazione sono volate parole grosse anche tra i due volontari. Tra urla di protesta e accuse reciproche di sciacallaggio (tra le croci private), in dieci minuti al pronto soccorso è esploso il pandemonio. Complice il gran caldo, la situazione è sfuggita al controllo dei sanitari. L’arrivo del VIGILANTES di turno, nemmeno ha calmato gli animi. A quel punto, con decine di pazienti in fila, per avere una consulenza da pronto soccorso o in reparto, i sanitari del Maria Santissima Addolorata hanno telefonato ai carabinieri. Solo l’arrivo dei militari ha riportato i contendenti a miti consigli. La donna contesa dalle agenzie funebri è stata allontanata dalla zona. Trasferita in un box ambulatoriale, la signora ha ricevuto le cure necessarie, sotto gli occhi sbalorditi dei suoi familiari. Per le condizioni in cui si trova, probabilmente l’anziana non ha nemmeno capito quale fosse la squallida causa dell’alterco.
Maria Vita Della Monica