Pistola contro il ristoratore per 25 euro

Edizione SALERNO

19/08/2008 

Pistola contro il ristoratore per 25 euro

ELISABETTA MANGANIELLO Casal Velino. Per non pagare la cena punta una pistola giocattolo (simile all’originale e senza tappo rosso) contro il proprietario del ristorante. GUARDIA GIURATA arrestato dai carabinieri di Castelnuovo-Vallo Scalo per tentata rapina a mano armata. Su disposizione del pm Renato Martuscelli, è stato associato al carcere di Vallo, domani l’udienza di convalida e il rito direttissimo. Giovanni Barbato, 42 anni, incensurato e originario di Casal Velino ma residente a Modena dove ha famiglia e dove appunto lavora, domenica si è presentato al ristorante “Silvio” di Vallo Scalo, una struttura a gestione familiare nota per la cucina a base di prodotti tipici. «Erano le 18, mi è sembrato presto per cenare, ma l’ho fatto accomodare – racconta il titolare Silvio Rosa, che gestisce il locale con la moglie Lucia Mirra – Ha ordinato spaghetti al filetto di pomodoro, frittura di gamberoni con insalata mista e vino bianco. Poi ha chiesto altri gamberoni e anche questo mi è sembrato strano». Quando è arrivato al ristorante il figlio del titolare, Cristian, studente universitario, ha notato anche lui le stranezze dell’avventore, che tirava continuamente a sé un borsone nero. Poi il locale si è riempito di persone per la partita Milan-Juventus. «Quell’uomo è rimasto a lungo seduto, poi ha chiesto il conto – continua Silvio Serra – Era di 25 euro, voleva pagare con una carta banco posta. Gli ho spiegato che non avevamo l’apparecchio e mi sono offerto di accompagnarlo in auto al banco posta, con il mio amico Pantaleo Palladino». Alla stazione ferroviaria di Vallo Scalo il bancomat era guasto, ma ad Omignano Scalo funzionava. «Voleva farmi credere che anche quello era fuori servizio, ma ho visto altra gente effettuare prelievi – prosegue Serra – Allora ha citato il nome di un albergo a propria garanzia, ma non era vero. Alla fine, in auto ha tirato fuori dal borsone una pistola». Un’arma giocattolo che riproduce perfettamente la calibro 9 in dotazione dei carabinieri, ma senza l’obbligatorio tappo rosso. «Eravamo convinti che fosse un’arma vera – racconta infatti il titolare – e ho detto al mio amico di raggiungere la vicina abitazione dell’appuntato dei carabinieri Michele Sannino, che è sceso subito. E, dopo essersi qualificato, ha tolto di mano l’arma a quel pazzo e lo ha perquisito». Il sollievo per lo scampato pericolo non esula da un’amara considerazione. «Non oso pensare a cosa poteva accadere se fossi stato armato – dice ora Serra – Per difendere la mia famiglia e la proprietà, sarei passato dalla parte del torto».

Pistola contro il ristoratore per 25 euroultima modifica: 2008-08-20T10:52:00+02:00da sagittario290