Edizione Udine
Sabato 2 Agosto 2008
In 150 ieri mattina hanno manifestato davanti alla Prefettura di Udine dopo la rottura delle trattative con gli istituti di vigilanza
Orari e stipendi inadeguati, guardie giurate in piazza
Fischietti e bandiere ieri mattina davanti alla Prefettura per circa 150 guardie giurate che prestano servizio in provincia di Udine. Davanti a un cartello dove si leggeva “per gli istituti di vigilanza siamo solo un numero”, vigilanti e sindacati anno manifestato contro orari e salari a loro dire “totalmente inadeguati”. Dopo la rottura delle trattative con gli istituti di vigilanza le guardie giurate sono dunque scese in piazza. «La prima cosa che contestiamo – ha detto Paolo Duriavig della Fisascat-Cisl – è il salario base: poco più di mille euro per un lavoro pericoloso che richiede continuamente lunghi turni e tante ore di straordinari. Quello che manca è un adeguato riconoscimento economico. Inoltre, i lunghi turni di lavoro vanno a minare la sicurezza dei lavoratori che, ricordiamolo, portano con sé una pistola e corrono rischi e pericoli». Ne sa qualcosa Cristina Regeni guardia giurata da sette anni, madre un figlio, rimasta coinvolta in una sparatoria a Lignano: «Noi siamo sempre disponibili anche ai lunghi turni – ha sostenuto – ma la nostra è una disponibilità volontaria che non deve trasformarsi in obbligatorietà. Questo significa ledere i nostri diritti».
C’è anche il caso in cui i coniugi fanno lo stesso lavoro, come Anna Chiuch e suo marito. «Spesso i nostri tempi non coincidono», dice Anna, guardia giurata e mamma. L’unico risultato raggiunto finora sembra una beffa. «Dalle trattative – ha affermato Gilberto Guerrato, rsu del corpo vigili notturni – per adesso abbiamo guadagnato solo un centesimo di euro sui buoni pasto». In sostanza le guardie chiedono che si attuino gli integrativi del contratto nazionale, che vengano riconosciuti i premi di produttività e che siano regolamentati gli orari di lavoro, la nota più dolente della protesta. «Gli starordinari – ha precisato Duriavig – non sono una soluzione alla carenza di organico». È stato invece positivo l’incontro con il prefetto Ivo Salemme che ha ricevuto i sindacati e una delegazione di guardie giurate . «Il prefetto attende un documento dettagliato – ha fatto sapere Duriavig – ma ha promesso di intervenire a favore delle guardie giurate con gli istituti di vigilanza. Il prefetto può controllare il rispetto delle norme e fare da mediatore e garante delle trattative». Intanto anche oggi prosegue lo sciopero cui ha aderito l’80 per cento dei vigilanti per manifestare il proprio dissenso.
Lisa Zancaner
Ciao Angelo, l’unico consiglio che ti posso dare e quello di munirti di un contratto di lavoro del tuo settore per vedere realmente quali sono le tue spettanze, dopo di che, dovresti rivolgerti a qualche Organizzazione Sindacale di Categoria .
In bocca al lupo.
Cordiali saluti
Angelo
ciao mi chiamo Angelo, da otto mesi lavoro per la sicurezza e non mi trovo bene, non rispettono i contratti lavorativi non danno tredicesima, quartodicesima e non pagono gli traordinari ecc.ecc.. Come mi devo comportare