La sede finita nel mirino è quella di via Diaz Impiegati chiusi in una stanza

Edizione CIRC_NORD

10/08/2008

La sede finita nel mirino è quella di via Diaz Impiegati chiusi in una stanza

MAURIZIO CAPOZZO Portici. Un colpo studiato a tavolino e portato a segno con la freddezza che solo i professionisti sanno tenere in queste occasioni. In tre l’altro pomeriggio, nel giro di pochi minuti, sono riusciti a portare via dalla filiale del Banco di Napoli di via Diaz a Portici, dopo aver disarmato la GUARDIA GIURATA di servizio nell’istituto di credito. I banditi hanno approfittato di una serie di circostanze concomitanti che lasciano intendere l’accurata preparazione della rapina. I rapinatori dovevano aver studiato la banca in pieno centro per lungo tempo. Hanno infatti atteso l’orario di chiusura pomeridiano, prima del week-end. In quel momento le casseforti della banca erano aperte per consentire le operazioni di chiusura delle casse. Due uomini tra i 20 e i 30 anni, a volto scoperto e approfittando dell’assenza momentanea della GUARDIA GIURATA all’esterno della filiale, si sono introdotti nella banca. All’interno, in quel momento, erano presenti solo un cassiere, il direttore e un cliente intento ad ultimare le operazioni allo sportello. I due banditi hanno prima chiesto informazioni per l’apertura di un conto corrente. Poi, in pochi istanti, uno dei rapinatori ha raggiunto la GUARDIA GIURATA in una stanza interna della filiale e gli ha sfilato la pistola dal fodero, mentre il complice avrebbe fatto credere ai presenti che era armato mostrando un rigonfiamento sotto alla camicia. I rapinatori si sono anche preoccupati di rendere innocue le telecamere della videosorveglianza interna, rivolgendo gli obiettivi verso le pareti, in modo da poter agire indisturbati. Pochi minuti dopo, un terzo complice col volto travisato e con atteggiamento rilassato, si è introdotto in banca, probabilmente per dare direttive ai due impegnati a portare via il denaro da una delle due casseforti, rimasta aperta per consentire ai dipendenti di svolgere le regolari operazioni prima della chiusura. I rapinatori hanno rinchiuso i tre in una stanza alle spalle del bagno, avendo cura di bloccare l’apertura della porta posizionando una sedia sotto la maniglia. A quel punto hanno guadagnato l’uscita facendo perdere le proprie tracce. Pochi istanti dopo gli impiegati sono riusciti a liberarsi e a dare l’allarme. Sul posto sono giunte le volanti del commissariato di via Salute. Immediatamente è partita la caccia a tre banditi, con posti di blocco anche nei comuni vicini. Gli investigatori stanno esaminando anche le immagini raccolte dal servizio di videosorveglianza comunale, nella speranza di individuare i movimenti dei rapinatori prima del loro ingresso nell’istituto di credito.

La sede finita nel mirino è quella di via Diaz Impiegati chiusi in una stanzaultima modifica: 2008-08-11T11:15:06+02:00da sagittario290