I sindacati: «Serve più sicurezza»

Edizione Rovigo

Domenica 3 Agosto 2008

Indagini a tutto campo dei carabinieri dopo la rapina di venerdì all’ufficio postale di Castelmassa

I sindacati: «Serve più sicurezza»

La Slp-Cisl chiede interventi mirati a tutela di dipendenti e clientela

(c.fo.) Indagini a trecentossessanta gradi dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa per identificare i rapinatori “acrobati” che venerdì mattina, nell’arco di cinquanta minuti, hanno dato l’assalto agli uffici postali di Castelmassa e Occhiobello. Gli investigatori non trascurano nessun particolare: dalle riprese delle telecamere, posizionate però soprattutto nella zona dei postamat, alla ricerca di impronte e dna nelle due auto abbandonate dai banditi poco lontano dai due uffici, alle tracce che potrebbero aver lasciato sul posto, fino alle testimonianze di quanti hanno assistito ai due veloci blitz, il personale delle poste e gli utenti.

Certo si tratta di una banda di “specialisti”. Lo fa pensare il fatto che avessero preparato meticolosamente i due colpi, preoccupandosi di svitare l’inferriata della finestrella a Occhiobello e di predisporre il “foro” di entrata dal tetto della sede di Castelmassa, probabilmente nella notte tra giovedì e venerdì. Rapidi e decisi hanno contato molto sull’effetto sorpresa, soprattutto nel primo tentativo, quello riuscito, che ha fruttato 50mila euro. Anche la scelta dell’abbigliamento, tute da lavoro arancioni, non ha insospettito i passanti che li hanno visti salire sul tetto con la scala.

Intanto, a poche ore dalle due rapine in Polesine, dura presa di posizione del segretario regionale della Slp-Cisl, Fabio Colombo. «Le rapine in Veneto – spiega Colombo – sono aumentate negli ultimi tempi mettendo sempre più a rischio i lavoratori postali degli sportelli. C’è la necessità di intervenire con urgenza e determinazione. Poste spa, fino ad ora, non ha messo in atto alcun intervento per rendere più sicuri gli uffici postali, a tutela del personale, ma anche degli utenti». Il segretario Slp-Cisl pone l’accento sugli episodi accaduti venerdì. «La facilità con cui nel primo giorno di pagamento delle pensioni i malviventi hanno potuto effettuare una rapina con una tecnica messa già in atto in molti altri uffici postali – osserva -, solo l’intervento deciso di una coraggiosa collega ha impedito il compiersi della seconda, sempre con tecniche note, dimostra, come sosteniamo da anni, che non sono i vetri antiproiettili a dare sicurezza e che servono interventi mirati e adeguati alla determinazione dei malviventi, come dimostrato a Castelmassa e Occhiobello. L’Slp-Cisl è al fianco dei lavoratori e ribadisce la necessità di interventi veri, compreso il presidio di guardie giurate in particolari giorni come quelli di pagamento delle pensioni. La sicurezza non è materia su cui siano consentiti deroghe o rinvii. Nè Poste spa può tentare di scaricare le responsabilità sui lavoratori postali».

I sindacati: «Serve più sicurezza»ultima modifica: 2008-08-04T12:30:00+02:00da sagittario290