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Clonati i bancomat dei negozi Upim


CRONACA

13/8/2008 (11:47) – IN AZIONE UNA BANDA DI ROMENI

Clonati i bancomat dei negozi Upim

L’ultimo colpo in corso Telesio

MASSIMO NUMA

TORINO

Nel volgere di pochi mesi, tutti i 5 punti-vendita della catena di supermercati Upim di Torino sono stati presi di mira da gang di clonatori di carte di credito. L’ultimo raid (500 codici rubati in poche ore) nell’Upim di corso Telesio, angolo corso Francia. Gli agenti della polizia postale hanno compiuto un sopralluogo, constatando il consueto modus operandi di un racket che utilizza sistemi sempre più sofisticati e che è in grado di sabotare i terminali bancari con metodi via via più ingegnosi. Persino i Pos di ultima generazione sono già stati violati con successo. Inquietante il fatto che i centri Upim siano stati colpiti con questa sistematicità e frequenza. Persino il magazzino all’interno della catena commerciale Auchan.

Gli addetti alla sicurezza erano molto scettici sul fatto che i clonatori fossero riusciti ad introdursi nel grande market di notte, eludendo così, anzi – per essere più precisi – beffando videocamere, sensori, pattuglie di vigilantes armati sino ai denti, ma alla fine, erano stati costretti a ricredersi. Uno dei tecnici dell’Est, abilissimi a manomettere i terminali bancari, era stato tradito da un bisogno fisiologico. La prova, si potrebbe dire la smoking gun, di una lunga permanenza notturna nei locali del supermarket. Complessivamente, le carte clonate sono migliaia. E’ pur vero che, sino ad ora, i circuiti bancari rifondono i danni ma i sistemi di sicurezza attivi e passivi andrebbero sicuramente potenziati. Per non rendere, almeno, così facile il lavoro dei clonatori. Le carte rubate all’Upim sono state già debitamente spremute, con una serie di prelievi in Spagna e a Milano.

L’inchiesta sulla rete Upim, ormai un vero e proprio caso, potrebbe anche portare in tempi relativamente rapidi a risultati positivi. Forse, almeno in un paio di casi, i pirati hanno lasciato indizi. Molto labili, per ora. Ma promettenti. Indagini difficili. In procura è stato costituito un pool di pm per i reati informatici, coordinati dal procuratore aggiunto Sandro Ausiello. Ma è ormai praticamente impossibile seguire, in modo capillare, l’ondata crescente di denunce. Le carte clonate nei supermercati e in molte altre circostanze (le cellule dei bancomat che si aprono strisciando le carte all’ingresso, per esempio) o i distributori di benzina aperti 24h, sono utilizzate per acquistare beni costosi via internet, dove bastano i codici delle carte di credito. Gli hackers si fanno inviare la merce, televisori, pc, materiale fotografico a indirizzi di comodo e il gioco è fatto. A pagare, prima gli ignari titolari delle carte, poi tocca – come al solito – agli istituti di credito.

Clonati i bancomat dei negozi Upimultima modifica: 2008-08-14T11:15:18+02:00da