Brucia ancora il deposito della Macipe

Edizione SALERNO

24/08/2008

PONTECAGNANO

Brucia ancora il deposito della Macipe

469362534.jpgPontecagnano Faiano. Procede il lavoro degli investigatori sul pauroso incendio che nella notte tra giovedì e venerdì ha distrutto il deposito di casalinghi Macipa in via Amerigo Vespucci in località Sant’Antonio. I vigili del fuoco di Salerno ieri mattina sono tornati sul luogo del disastro in quanto c’erano ancora dei focolai accesi. I pompieri hanno lavorato per diverse ore per spegnere completamente l’incendio e rimuovere tutto il materiale andato in fumo. «Un lavoro impegnativo – dice l’ispettore Luigi Di Donato dei vigili del fuoco – che ci ha consentito di liberare il deposito ed i piani superiori dal fumo. Abbiamo provveduto anche alla rimozione di gran parte del tetto. Non resta che effettuare tutti i controlli ed i sopralluoghi necessari per comprendere quale sia stata la causa dell’incendio». Durante l’intervento pare non siano stati rinvenuti elementi tali da far supporre l’ipotesi del dolo. Dopo i vigili del fuoco, ulteriori sopralluoghi saranno eseguiti dai carabinieri della locale stazione per raccogliere elementi e particolari utili alle indagini. Il lavoro degli investigatori è appena agli inizi e si dovranno appurare le reali cause dell’incendio. I carabinieri non tralasciano nessuna ipotesi. Potrebbe essersi trattato di un incendio doloso come di fiamme sprigionatesi da un corto circuito forse per un guasto all’impianto elettrico. Per ora si tratta di ipotesi e solo al termine delle indagini si potrà avere un quadro più chiaro della situazione. Cinque dei sette appartamenti situati al di sopra del deposito sono andati completamente distrutti. Si spera di poter recuperare gli altri due consentendo ai proprietari di fare ritorno nelle proprie case. Ma l’intero edificio è stato dichiarato inagibile. Per il momento le quattro famiglie che vivevano nelle abitazioni in questione sono riusciti a trovare una sistemazione momentanea presso amici e parenti. Ad occupare i quattro alloggi erano il titolare dell’azienda Pasquale Esposito con le sorelle Annunziata, Anna Lucia ed il papà ottantenne Mario. Ora non hanno più nulla e per loro sarà difficile ricominciare da zero. L’attività di vendita all’ingrosso di casalinghi e materiale plastico fu avviata 40 anni fa. In tutto questo tempo l’azienda è diventata un importante punto di riferimento per tantissimi commercianti. L’incendio è divampato intorno all’una di notte mentre tutti i membri della famiglia Esposito stavano riposando. Le fiamme pare siano state notate da alcuni automobilisti di passaggio, ma anche dalla GUARDIA GIURATA Valerio Vassallo della vigilanza “Città di Salerno”. «Ho notato le fiamme e mi sono precipitato sul posto per vedere se ci fosse bisogno di aiuto». Em.an.

L’incendio alla Macipe

Brucia ancora il deposito della Macipeultima modifica: 2008-08-25T11:45:00+02:00da sagittario290