Al Pronto soccorso l’assalto dei malati immaginari

Edizione Venezia

Venerdi’ 8 Agosto 2008

AL DELL’ANGELO

Al Pronto soccorso l’assalto dei malati immaginari

Assalto al Pronto soccorso. Quasi 100 persone nella notte tra mercoledì e giovedì mattina si sono presentate in ospedale. E oltre un terzo per niente. Anzi no, avevano male, su questo non ci sono dubbi, ma nulla che abbia a che fare con un Pronto soccorso. Perchè chi ha mal di orecchie da una settimana, che senso ha che vada in ospedale? E chi ha mal di schiena da 15 giorni, perchè si presenta alle 4 del mattino all’Angelo? E che dire dei quattro che lamentavano un fastidioso mal di denti che, detto da loro stessi, durava da più giorni? D’accordo che i dentisti sono in ferie, d’accordo che il medico di famiglia in questo periodo è facile che si faccia sostituire e magari l’ambulatorio del sostituto è scomodo, ma perchè si va così facilmente in ospedale? Se lo chiedono medici e infermieri del Pronto soccorso alle prese la scorsa notte con un vero e proprio assalto se si tiene presente che nel giro di 7 ore sono arrivare 82 persone e tutte le cuore della notte. Neanche ci fosse stata una epidemia. Ma se uno ha una febbricola da un mese, aspetta di presentarsi alle 5 del mattino in Pronto soccorso?Insomma, tra mal di orecchie, mal di denti, mal di schiena e roba del genere, medici e infermieri hanno fatto i salti mortali per tutta la notte. Insomma, siamo alle solite anche nel nuovo ospedale e non c’è ticket che tenga. Chissà perchè ad un certo numero di mestrini dà un fastidio cane andare a fare la coda dal proprio medico – o dal sostituto – mentre non ci pensano un attimo a presentarsi al Pronto soccorso dell’ospedale e pretendere di non fare la coda. L’Ulss sperava che il brutto vizio fosse finito e invece è esattamente come all’Umberto I: appena si avvicinano le ferie – che sia Natale o Ferragosto poco importa – tutti al Pronto soccorso, in allegra compagnia. E per mali che si curano con un antidolorifico anche senza andare dal medico, ma semplicemente pescando nella farmacia di casa. Le cifre sono queste: 3 persone ogni 10 vanno in ospedale, ci vanno per niente. E vuol dire che da quando ha aperto l’ospedale all’Angelo – 40 giorni – già 30 mila malati immaginari hanno fatto il loro ingresso in ospedale. E non è cambiata nemmeno l’abitudine di stare in corridoio nonostante il nuovo Pronto soccorso sia stato fornito di monitor con il numero, nonostante ci siano due sale d’aspetto, nonostante le code degli urgenti non esistano più, ebbene sono ancora tutti in piedi in corridoio e nemmeno la guardia giurata che staziona lì davanti riesce a spostarli. Il risultato? Sempre lo stesso, quando arriva un malato vero, in barella, si trova davanti il muro dei codici bianchi ovvero, per dirla brutalmente, di tutti quelli che farebbero meglio a farsi una curetta di altro tipo invece che andare in ospedale alle 3 del mattino con una eruzione cutanea ai piedi, come è successo l’altra notte.

Maurizio Dianese

Al Pronto soccorso l’assalto dei malati immaginariultima modifica: 2008-08-09T11:10:00+02:00da sagittario290