Usura: sgominate due gang, undici arresti

Edizione SALERNO

12/07/2008

Usura: sgominate due gang, undici arresti

9c5283df5fab94cd2ec1e88881b698fb.jpgSALVATORE DE NAPOLI Angri. Picchiati con un bastone di quelli con cui si appende la carne nelle macellerie, minacciati di morte e sottoposti ad usura. É la triste storia di alcune persone finite nelle mani di presunti strozzini, della provincia di Salerno e del napoletano. E così per far fronte ai prestiti con interessi che arrivavano fino al 600% l’anno, si contraevano nuovi debiti con altri cravattari di zone diverse. Prestiti su prestiti, debiti su debiti, contratti per far fronte alle pendenze con gli altri usurai. Vittime di un vortice che sembrava senza fine e dove, spesso, c’erano strozzini che facevano da intermediari con altri cravattari. Un inferno dove al posto delle fiamme si pativano le pene delle minacce e i dolori delle botte che gli «esattori» elargivano a chi non pagava. Fortunatamente a interrompere questa spirale infernale sono giunti i carabinieri della stazione di Angri e della compagnia di Nocera Inferiore che hanno eseguito ieri mattina l’operazione «nemesi», al termine di una laboriosa inchiesta diretta dal pm Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore. Gli arrestati. Ben 12 sono le ordinanze di custodia cautelari emesse dal gip Furio Cioffi del tribunale di Nocera: uno solo non è finito nella rete dei militari ed è irreperibile (si tratta di S.D.R. di 32 anni di Sant’Antonio Abate). In carcere sono stati tradotti Vincenzo D’Auria di 52 anni di Sant´Antonio Abate e il figlio Catello Raffaele di 26 anni, entrambi con macellerie ad Angri; Natale Palumbo 34 anni di Poggiomarino, Giovanni Calandriello di 49 anni di Sassano; Gaetano Di Martino, trentenne di Boscoreale e la moglie e coetanea di questi Rosa Esposito; la GUARDIA GIURATA Michele Di Palma, 36 anni di Boscoreale (arrestato durante il turno di vigilanza), Fulvio Cozzolino di 37 anni di Boscotrecase; Gennaro De Gregorio di 48 anni e Carmine Rosanova di 25 anni, entrambi di Sant´Antonio Abate; e Arcangelo Buontempo, 23 anni di Angri. In cinque sono stati denunciati a piede libero C.D.A. di 21 anni e di A.B. di 45 anni di Sant´Antonio Abate; C.D.M. di 43 anni e M.F. 41 anni di Boscotrecase; e P.T. 37 anni di Teggiano. L’inchiesta. Un commerciante di Angri, nel gennaio 2007, denunciò di essere vittima di usura per mano del macellaio Vincenzo D’Auria. Da qui partirono le indagini coordinate dal pm Roberto Lenza, ed eseguite dagli uomini del maresciallo Valcaccia e del maggiore Massimo Cagnazzo. Assieme al commerciante furono identificate altre vittime tra le quali due imprenditori agricoli sempre di Angri. I D’Auria avrebbero prestato denaro ad un tasso del 490% al commerciante e del 400% annuo a due imprenditori agricoli. Le indagini proseguirono e appurarono un altro canale di «prestiti» usurai di cui era vittima il commerciante angrese e che vede protagonista: Di Palma, Di Martino, Esposito, interessati nei prestiti, mentre la GUARDIA GIURATA è indagato anche per estorsione (assieme a Cozzolino, che entra nella vicenda solo per l’estorsione) ai danni della vittima dell’usura. Viene scoperto un terzo canale di prestiti usurai che vede coinvolti Palumbo e Calandriello, dove è indagato anche un promotore finanziario del Vallo di Diano, ma con un ruolo marginale. Un quarto canale di prestiti ad usura vede sott’inchiesta S.D.R., De Gregorio e Rosanova (questi ultimi due indagati pure per estorsione in danno del commerciante di Angri). E poi ci sarebbe stato un quinto canale, che vede indagato Arcangelo Buontempo che avrebbe concesso un prestito al 600% di interesse su base annua.

Arcangelo Buontempo

Usura: sgominate due gang, undici arrestiultima modifica: 2008-07-13T11:35:00+02:00da sagittario290