Incendiata la casa di un “pentito”

Giornaledicalabria.it – 15 lug 20:32

Incendiata la casa di un “pentito”

CASTROVILLARI. La villa di campagna di Antonio Di Dieco, già boss della ‘ndranghita di Castrovillari, nonché collaboratore di giustizia, è stata incendiata nella tarda serata di lunedì. Il fatto è avvenuto intorno alle 11,30. La residenza, situata in contrada Vigne di Castrovillari, era disabitata dal 2003, quando Di Dieco decise di collaborare con la giustizia, pochi mesi dopo il suo arresto, avvenuto nel novembre 2002 nell’ambito della maxi operazione antimafia “Tamburo”, con cui la Dda di Catanzaro tentò di fare luce su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti finalizzati all’ammodernamento dell’autostrada A/3. L’incendio ha provocato danni limitati grazie all’intervento di una guardia giurata e di alcuni parenti del pentito che abitano nei pressi della villa. Stamani la Polizia ha effettuato un sopralluogo nella ricerca di elementi utili alle indagini. Sul posto uomini della squadra mobile di Cosenza e del locale commissariato. Di Dieco, marito di una figlia del boss storico della Sibaritide, Giuseppe Cirillo, deceduto di recente durante un’udienza in Tribunale ed a sua volta pentito, è considerato dagli inquirenti il boss del “locale” di ‘ndranghita di Castrovillari. Il programma di protezione a cui Di Dieco era sottoposto fu interrotto in seguito alle accuse di un altro collaboratore di giustizia, Cosimo Alfonso Scaglione, il quale affemò di essere stato pagato dallo stesso Di Dieco per rilasciare dichiarazioni pilotate. Un pronunciamento del Tar ha però concesso all’ex boss la sospensione del provvedimento di revoca.

Incendiata la casa di un “pentito”ultima modifica: 2008-07-16T11:15:00+02:00da sagittario290

Un pensiero su “Incendiata la casa di un “pentito”

  1. Trovo estremamente affascinante ed intrigante il tuo sito. Credo che fosse davvero necessario ritagliare un spazio sul web ad una categoria che merita. Buona scrittura ed in bocca al lupo. Un abbraccio
    Il Messia.

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